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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Josef KeplingerPITTORI: Josef Keplinger
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
JOSEPH KEPLINGER
1890
Haslach an der Mühl, chiesa di san Nicola
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
Questa statua che raffigura sant'Agostino vescovo con nella mano sinistra il cuore fiammante si trova sull'altare maggiore della chiesa di san Nicola a Haslach an der Mühl. L'opera è stata realizzata nel 1901 ci mostra il santo vescovo di Ippona nel suo tipico abbigliamento episcopale con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano sinistra. La stessa mano trattiene contro il petto un gran bel libro chiuso con la decorazione di una croce.
Il viso del santo ha un aspetto di persona adulta e presenta una folta barba nerastra che copre le gote e scende fin sul petto di Agostino.
La parrocchia è stata fondata nel tardo medioevo nell'area che dipendeva da San Floriano ed è diventata autonoma assieme alla chiesa di St. Oswald nel Seicento. La chiesa parrocchiale di san Nicola è senza dubbio la più imponente chiesa tardo gotica del Mühlviertel superiore.
La sua parte più antica è costituita dall'attuale presbiterio con volte a coste che risale al 1350 circa. L'attuale navata centrale è stata costruita verso il 1480. Della originaria struttura neogotica sono rimasti solo l'altare maggiore, i due altari laterali e il pulpito. Gli altari sono stati riccamente intagliati sono della bottega di Josef Keplinger all'incirca verso il 1890. Dalle opere relative al periodo barocco si sono conservate l'immagine di San Nicola sulla parete nord della chiesa e il corpo del crocifisso sulla parete sud del presbiteri. Una notevole statua di Maria Immacolata è stata ristrutturata assieme al fonte battesimale verso il 1776.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.
8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.
8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.
8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.
8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.
8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.
8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.
POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6