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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Cesare MaccariPITTORI: Cesare Maccari
Agostino viene ordinato sacerdote
MACCARI CESARE
1889
Genova, chiesa della Consolazione
Agostino ordinato sacerdote
L'episodio della consacrazione di Agostino è molto misurata e nello stesso tempo solenne. La cerimonia si svolge all'interno di un chiesa paleocristiana dallo scenario grandioso con fughe architettoniche che dilatano gli spazi entro cui si muovono i personaggi. Agostino è inginocchiato in primo piano davanti a Valerio che gli impone le mani sul capo. E' assistito da altri sacerdoti, mentre avanza un piccolo corteo di chierici e preti che portano la veste con cui sarà rivestito Agostino.
Un chierico tiene aperto un grande libro mentre un altro campeggia poco distante. Sulla destra, dietro la transenna una folla numerosa alza il capo per vedere quanto succede. L'autore è riuscire a rendere straordinaria una scena di per sé grandiosa.
Cesare Maccari
Autore moderno che utilizza uno stile iconografico classico nelle sue rappresentazioni agostiniane nella chiesa della Consolazione a Genova. Cesare Maccari è nato a Siena nel 1840, anche lui trova il successo a Roma. E’ qui, infatti, che viene incaricato di eseguire la decorazione murale del Palazzo Madama, sede del senato (1882-88) e l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia. Diviene di fatto il pittore ufficiale del Regno d’Italia appena nato. Lavora anche a Siena, dove affresca il palazzo pubblico della città toscana, in Liguria e Sicilia. Muore a Roma nel 1919.
Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1