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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: José Luján PérezPITTORI: José Luján Pérez
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
JOSE' LUJAN PEREZ
1806
Vegueta di Las Palmas, chiesa di sant'Agostino
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
La statua si trova nella chiesa di sant'Agostino a Vegueta di Las Palmas nell'isola spagnola della Gran Canaria.
Nel 1524 in città venne costruita una cappella come ex-voto per il ringraziamento di un miracolo, dedicato al culto della Vera Croce. Venne eretta sulla riva del mare, sulle fondamenta di un ex bordello, di proprietà del consiglio comunale. Questa cappella, che ormai giaceva in rovina, venne sostituita nel 1664 dalla prima chiesa e da un convento dell'Ordine di Sant'Agostino. Per la povertà dei materiali con cui venne costruito, ben presto dovette essere ricostruito e ampliato.
Nel 1786 si iniziò la costruzione della nuova e attuale chiesa. Un documento conservato nell'Archivio Storico nazionale, ci informa che la posa solenne della prima pietra avvenne il 6 Luglio 1786 alla presenza del vescovo Antonio de la Plaza e del Capitolo della Cattedrale. Due anni dopo fu avviata la costruzione della facciata attuale costituita da una porta piana incorniciata da due lesene e ornata con scanalature ad incasso, sormontata da due pinnacoli in pietra.
Nella chiesa esistevano delle immagini di Sant'Agostino e Santa Monica, ma erano in uno stato così pietoso che la Confraternita di S. Agostino si impegnò nel corso della sua assemblea generale del 26 ottobre 1806 ad affidare a José Luján Pérez la realizzazione di nuove nuove immagini scolpite.
Sant'Agostino venne eseguito secondo uno schema iconografico che era stato disegnato su un foglio che il padre priore aveva portato dal continente.
Il santo porta in testa la mitra, mentre il modellato del copro è armonico e disadorno poiché si voleva sovrapporgli la vecchia immagine.
Luján Pérez ha rappresentato il santo mentre sta calpestando i libri dei manichei e degli eretici. in mano invece tiene la Bibbia per esprimere la fonte del suo pensiero che ha saputo efficacemente neutralizzare le eresie del suo secolo.
Il santo è rito in piedi e si appoggia con la mano destra al bastone pastorale. Il viso ha un aspetto ancora giovanile con una folta barba nera che gli copre il mento e le guance. Sotto il piviale si può notare agevolmente il saio nero dei monaci agostiniani, secondo una consuetudine iconografica diffusa nell'ordine che aveva lo scopo di rivendicare l'origine diretta da Agostino della fondazione dell'Ordine.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.