Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Antonio da Viterbo

PITTORI: Antonio da Viterbo

Agostino e i Dottori della Chiesa

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

ANTONIO DA VITERBO

1480-1490

Milano, Palazzo Cicogna, Galleria Salamon

 

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

 

La tavola che viene attribuita a Antonio da Viterbo noto anche come Antonio del Massaro, raffigura i quattro Dottori della Chiesa. A sinistra è riconoscibile papa Gregorio Magno che porta in testa la tiara. All'estrema destra troviamo san Gerolamo che indossa l'abito cardinalizio ed ha ai suoi piedi un leone. In mezzo troviamo i santi Agostino ed Ambrogio, che portano entrambi in testa la mitra episcopale. Entrambi reggono fra le mani un libro, di cui uno aperto. Sant'Agostino dovrebbe corrispondere al vescovo vicino a san Gregorio, poichè indossa la cocolla dei monaci eremitani che seguono la sua regola. Ha un volto anche più giovanile rispetto ad Ambrogio, che si sta rivolgendo a san Gerolamo.

L'opera è stata esposta a Milano presso la Galleria Salamon.

Nata nel 1950, questa Galleria ha esplicato una attività che è giunta alla terza generazione. Da quasi settant'anni costituisce un punto di riferimento in Italia per cultori e collezionisti di dipinti antichi. Le opere esposte sono selezionate con estremo rigore e scelte sulla base dei requisiti di qualità, certezza della provenienza, importanza della vicenda collezionistica ed eccellenza dello stato di conservazione. La galleria inoltre si propone come luogo di incontro e confronto tra amatori e studiosi: a tal riguardo la biblioteca, una fra le più fornite e aggiornate raccolte librarie private in Italia, è a disposizione di collezionisti, storici ed antiquari. Le sale espositive e la biblioteca hanno sede al piano nobile dello storico Palazzo Cicogna, nel cuore di Milano, luogo ideale per poter visionare i dipinti nella massima tranquillità e discrezione.

 

 

Antonio da Viterbo

Nasce a Viterbo probabilmente verso l'anno 1450. La prima notizia che lo riguarda risale al dicembre del 1478, quando partecipa alla fondazione dell'Arte e università di San Luca dei pittori a Roma. In quell'anno l'artista probabilmente si trovava nella capitale pontificia già da qualche tempo, quantunque la sua prima attività romana è piuttosto sconosciuta. Partecipò sicuramente alla decorazione di Pinturicchio delle stanze del palazzo Borgia in Vaticano e in particolare sono ascrivibili alla sua mano la Sala delle Arti Liberali e della Sala dei Mestieri. A Viterbo ha realizzato il Presepio con i Santi Giovanni Battista e Bartolomeo che oggi si trova nel Museo Civico cittadino,

Trasferitosi a Orvieto, dove è documentato tra il 1497 e il 1499, completa il restauro degli affreschi di Ugolino di Prete Ilario nel Duomo, che in parte era già stato eseguito da Pinturicchio. Nel duomo di Orvieto dipinse una Annunciazione, una Visitazione, una Presentazione al Tempio e una Fuga in Egitto. Nel 1504 ritorna a Viterbo, dove dipinge, probabilmente influenzato dall'opera di Luca Signorelli, il quadro con San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano, conservato nella chiesa di Santa Maria a Capranica. Alla morte di Lorenzo da Viterbo Antonio del Massaro diventa il maggior esponente della pittura viterbese e firma l'affresco con i Santi Giovanni Battista, Girolamo e Lorenzo nel battistero di Santa Maria Nuova e l'edicola con la Madonna col Bambino nel cortile di Palazzo Chigi. Tra 1508 e 1509, su commissione del Vitelleschi, Antonio del Massaro completa un'altra importante opera decorando il coro del Duomo di Tarquinia.

Muore a Viterbo poco dopo il 1516.