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PITTORI: Antonio da Viterbo

Madonna con Bambino incoronata dagli angeli tra sant'Agostino, san Girolamo, san Giovanni Evangelista e un santo

Madonna con Bambino incoronata dagli angeli tra sant'Agostino,

san Girolamo, san Giovanni Evangelista e un santo

 

 

ANTONIO DA VITERBO

1497-1499

Orvieto, chiesa della SS. Trinità

 

Madonna con Bambino incoronata dagli angeli tra sant'Agostino, san Girolamo, san Giovanni Evangelista e un santo

 

 

 

L'affresco di Antonio da Viterbo detto il Pastura si trova a Orvieto nella chiesa della SS. Trinità. Il dipinto raffigura una immagine della Madonna con il Bambino in braccio  che viene incoronata dagli angeli. Al suo cospetto scopriamo sant'Agostino, san Girolamo, san Giovanni Evangelista e un altro santo.

Il santo è qui stato raffigurato come vescovo.

La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità.

 

 

Antonio da Viterbo o del Massara

E' noto anche come Antonio da Viterbo con il soprannome di Pastura. Nacque infatti a Viterbo verso il 1450 circa e dopo una vita trascorsa in buona parte a Roma, vi morì verso il 1516.

Nel 1478 lo troviamo a Roma dove partecipa alla fondazione dell'Arte e università di San Luca. Non si sa quando sia arrivato a Roma, ma è sicuro che partecipò assieme a Pinturicchio alla decorazione delle stanze del palazzo Borgia in Vaticano. Sue sono certamente le decorazioni della Sala delle Arti Liberali e della Sala dei Mestieri. Si trasferisce a Orvieto dove, tra il 1497 e il 1499, restaura gli affreschi di Ugolino di Prete Ilario nel Duomo. Per questa chiesa dipinse anche una Annunciazione, una Visitazione, una Presentazione al Tempio e una Fuga in Egitto. Nel 1504 ritorna nella città natale, dove porta a termine il quadro di San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano, che è conservato nella chiesa di S. Maria a Capranica. Dopo la morte del pittore Lorenzo da Viterbo, Antonio da Viterbo divenne il maggior esponente della pittura viterbese. Alla fine di tale decennio lo troviamo a Viterbo, dove dipinge l'affresco con i santi Giovanni Battista, Girolamo e Lorenzo nel battistero di Santa Maria Nuova. Tra il 1508 e il 1509, su commissione della nobile famiglia Vitelleschi esegue la decorazione del coro del Duomo di Tarquinia.