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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Girolamo di GiovanniPITTORI: Girolamo di Giovanni
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
GIROLAMO DI GIOVANNI
1470-1480
Berlino, Collezione Privata
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Il dipinto, realizzato con la tecnica della pittura su tavola di legno, raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa. L'autore, Girolamo di Giovanni, è un pittore tardo quattrocentesco nativo di Camerino, che la dipinse in un arco di tempo imprecisato fra il 1470 e il 1480. Segnalato intorno al 1920 il quadro si trova a Berlino in una Collezione privata.
Il santo è stato raffigurato secondo i canoni classici della sua iconografia in qualità di vescovo con tutti gli attributo episcopali, dalla mitra, al bastone pastorale al libro che regge con la mano destra.
Il viso è piuttosto giovanile e una foltissima barba gli copre il viso fino a toccare il petto.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.
Girolamo di Giovanni
Girolamo di Giovanni, buon divulgatore dell'arte di Giovanni Angelo d'Antonio, uno tra i più importante pittori camerti, nacque intorno al 1425-1430. Nel 1450 è documentato nella corporazione dei pittori di Padova. La lezione antiquaria patavina determinata dallo stile di Donatello è percepibile già negli affreschi di Pieve Torina del 1457. Poco dopo, tra il 1456 e il 1462, Girolamo realizza la sua opera maggiore: sono le Storie della Passione eseguite per la cappella di campagna del canonico e poi pievano di S. Venanzio. Realizza pure lo stendardo di Tedico nel 1463 e il polittico di Monte San Martino dieci anni dopo. Tra la fine del settimo e l'inizio dell'ottavo decennio, e comunque non oltre il 1473, anno di morte del committente qui raffigurato, si data l'affresco con la Madonna col Bambino tra i ss. Girolamo, Giovanni Battista, Agostino, Venanzio e il donatore Melchiorre Bendini, eseguito nella chiesa di S. Agostino e oggi in Pinacoteca a Camerino. Interessanti sono pure gli affreschi dipinti per il santuario mariano di Gagliole tra 1483 e il 1487 nonché le pitture portate a termine a Pioraco, il paese dove risiedette fino alla sua morte, che sopraggiunse nel 1503.