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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Girolamo di GiovanniPITTORI: Girolamo di Giovanni
Madonna con Bambino in trono e angeli tra i santi Agostino,
Caterina d'Alessandria, Apollonia e Nicola da Tolentino, Sebastiano,
Pietro, la crocifissione di Cristo, Lorenzo e Girolamo
GIROLAMO DI GIOVANNI
1450-1474
Milano, Pinacoteca Nazionale di Brera
Madonna con Bambino in trono e angeli tra sant'Agostino, santa Caterina d'Alessandria, sant'Apollonia e san Nicola da Tolentino
Questo grandioso politico raffigura, nella fascia inferiore, la Madonna con Bambino in trono e angeli tra sant'Agostino, santa Caterina d'Alessandria, sant'Apollonia e san Nicola da Tolentino. Al piano superiore la scena centrale è costituita dalla crocifissione di Cristo, tra san Sebastiano, san Pietro, san Lorenzo e san Girolamo. La tavola viene attribuita, secondo l'attribuzione bibliografica a Girolamo di Giovanni. La critica ha tuttavia avanzato come possibile autore Giovanni Angelo d'Antonio noto anche con lo pseudonimo di Maestro dell'Annunciazione di Spermento. Il polittico venne realizzato fra il 1450 e il 1474 ed è pervenuto in possesso della Pinacoteca Nazionale di Brera Milano dove giace in deposito dal 1922 dal Museo Poldi Pezzoli.
Santa Caterina d'Alessandria viene spesso rappresentata con la corona in testa e vestita di abiti regali per sottolineare la sua origine principesca. La palma che tiene nella mano sinistra indica il suo martirio. Il libro ricorda la sua sapienza e la sua funzione di protettrice degli studi e di alcune categorie sociali dedite all'insegnamento (insegnanti e Ordini religiosi come i Domenicani e gli Agostiniani). Talora, ma non è il nostro caso, viene rappresentata con una spada, l'arma che le tolse la vita, e la ruota dentata, lo strumento del martirio, elemento che lega la santa a numerose categorie di arti e mestieri che hanno a che fare con la ruota.
L'episodio mistico di Caterina d'Alessandria invita ad andare oltre il simbolo sponsale. Il messaggio che ci vuole trasmettere è la stabilità dell'unione di amore e di pensiero. Il diamante infatti, simboleggia la fede forte, perfetta, le quattro perle, simboleggiano la purezza d'intenzione, di pensiero, di parola e di azione.
Girolamo di Giovanni
Girolamo di Giovanni, buon divulgatore dell'arte di Giovanni Angelo d'Antonio, uno tra i più importante pittori camerti, nacque intorno al 1425-1430. Nel 1450 è documentato nella corporazione dei pittori di Padova. La lezione antiquaria patavina determinata dallo stile di Donatello è percepibile già negli affreschi di Pieve Torina del 1457. Poco dopo, tra il 1456 e il 1462, Girolamo realizza la sua opera maggiore: sono le Storie della Passione eseguite per la cappella di campagna del canonico e poi pievano di S. Venanzio. Realizza pure lo stendardo di Tedico nel 1463 e il polittico di Monte San Martino dieci anni dopo. Tra la fine del settimo e l'inizio dell'ottavo decennio, e comunque non oltre il 1473, anno di morte del committente qui raffigurato, si data l'affresco con la Madonna col Bambino tra i ss. Girolamo, Giovanni Battista, Agostino, Venanzio e il donatore Melchiorre Bendini, eseguito nella chiesa di S. Agostino e oggi in Pinacoteca a Camerino. Interessanti sono pure gli affreschi dipinti per il santuario mariano di Gagliole tra 1483 e il 1487 nonché le pitture portate a termine a Pioraco, il paese dove risiedette fino alla sua morte, che sopraggiunse nel 1503.