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PITTORI: Maestro di Egerton

Sant'Agostino nel suo studio

Sant'Agostino nel suo studio

 

 

MAESTRO DI EGERTON

1410

Londra, British Library ms. Egerton 1070

 

Sant'Agostino nel suo studio

 

 

 

La miniatura che raffigura a mezzo busto Agostino nel suo studio appartiene al cosiddetto manoscritto di Egerton 1070 conservato alla British Library di Londra. E' noto altresì sotto il titolo di Libro d'Ore di Renato d'Angiò e proviene verosimilmente da Parigi. Il manoscritto è un libro di preghiere e deve il suo nome al re di Napoli Renato d'Angiò (1409-1480) a cui appartenne. Non è noto il committente dell'opera, che tuttavia dovrebbe essere un membro della famiglia d'Angiò. La presenza di una miniatura con la presenza di Carlo Magno che regge uno stemma con gli ermellini ha suggerito il nome di Carlo di Blois, padre di Maria di Blois moglie di Luigi I d'Angiò.

Il manoscritto passò successivamente nella mani di George Strangways, arcidiacono di Coventry, che lo regalò ad Enrico VII re d'Inghilterra. Nel 1844 fu acquistato dal British Museum grazie al fondo Egerton. La miniatura è dipinta in occasione di una delle antifone per la festa della traslazione delle spoglie di Agostino, con la dicitura: presul santissime, via morum, scripture secretum doctor egregie lux doctorum, vitae nostrae decretum, roga mitissime Christi nos adire secretum.

Agostino è miniato a mezzo busto con i suoi paramenti episcopali: in testa porta la mitra circondata dal nimbo dei santi e sulla spalla sinistra ha appoggiato il bastone pastorale. il santo è raffigurato mentre è intento a leggere un testo di un libro che regge con la mano destra e tiene aperto con la mano sinistra. La scena si svolge in un ambiente architettonico elegante a forma poligonale, che è assai luminoso per la presenza di diverse finestre con vetrate non dipinte. la sommità dell'ambiente è chiusa da una semplice merlatura, che lascia spazio per intravedere l'azzurro del cielo.

La realizzazione della miniatura viene convenzionalmente attribuita al cosiddetto Maestro di Egerton, il cui nome si deve alla denominazione del manoscritto. In ogni caso fu certamente un miniatore francese operante nel primo Quattrocento.

 

 

La scena è stata ripresa più volte da diversi artisti, che hanno rappresentato il santo nel suo scrittoio seduto in atto di scrivere. La scena è spesso il complemento o l'ambientazione preferita per le rappresentazioni tradizionali di Agostino vescovo e Dottore della Chiesa: sua caratteristica è proprio quella di avere scritto un gran numero di opere.

La vasta produzione letteraria di Agostino comprende opere di ogni genere, tra le quali 93 trattati in 232 libri, circa 500 sermoni e oltre 300 lettere.

Fra i titoli principali citiamo:

Le confessioni - Ritrattazioni - Trinità - Città di Dio - Vera religione - Unità del credere - Questioni diverse - Fede e simbolo - Matrimonio cristiano - Beni della vedovanza - Santa verginità - Menzogna - Lavoro dei monaci - Cura dei morti - Fede ed opere - Catechizzare i semplici - Dottrina cristiana - Genesi contro i Manichei - Consenso degli Evangelisti - Discorso del Signore sulla montagna - Questione sui vangeli - Esposizione alla lettera ai Galati - Alcune questioni sulla lettera ai Romani - Locuzioni e questioni sull'Ettateuco - Contro l'avversario della Legge e dei profeti - Ad Orosio contro i Priscillianisti e gli Origenisti - Contro gli Ariani - Costumi della Chiesa cattolica e costumi dei Manichei - Disputa con Fortunato - Disputa con Felice - Contro Adimanto - Contro Secondino - Battesimo - Contro la lettera di Parmeniano - Contro la lettera di Petiliano - Lettera dei Cattolici ai Donatisti - Unico Battesimo contro Petiliano - Merito e remissione dei peccati - Natura e Grazia - Perfezione della giustizia dell'uomo - Grazia di Cristo e peccato originale - Origine dell'Anima - Grazia e libero arbitrio - Predestinazione dei santi - Dono della perseveranza - Commento al Vangelo di S. Giovanni - Commento all'Epistola di S. Giovanni ai Parti - Esposizione sui salmi - Discorsi.