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PITTORI: Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio

Agostino vescovo, nella Cappella di Santa Fina nel Duomo di San Gimignano

Agostino vescovo, nella Cappella di Santa Fina

 

 

DOMENICO BIGONCI detto il GHIRLANDAIO

1475

San Gimignano, Collegiata di San Gimignano, Cappella di Santa Fina

 

 

L'Incoronazione della Vergine con Agostino, Monica e santi

 

 

 

L'immagine di Agostino vescovo è stata dipinta dal Ghirlandaio nei pennacchi delle arcate presentano i Profeti, mentre le lunette sono decorate con i Santi Ambrogio, Nicola, Girolamo, Gimignano e Agostino. Nella volta sono presenti infine i Quattro evangelisti. nella Cappella di Santa Fina che si trova in fondo alla navata destra della Collegiata di San Gimignano. La Cappella è una celebre opera del Rinascimento fiorentino, progettata da Giuliano e Benedetto da Maiano nel 1468, ma è soprattutto famosa per il ciclo di affreschi di Domenico Ghirlandaio che risalgono al 1475 e che descrivono la vita di santa Fina. Vi sono conservate le reliquie di Santa Fina da San Gimignano.

Le pareti laterali furono affrescate dal Ghirlandaio in concomitanza con i lavori dello scultore Benedetto da Maiano. Un'iscrizione sulla tomba sembra alludere proprio allo stimolante confronto tra i due artisti: "Chiedi miracoli? Osserva quelli che le pareti e le vivaci immagini illustrano - 1475". Questi affreschi sono particolarmente significativi nella storia del pittore, perché furono la sua prima importante commissione, dove si inizia a vedere uno stile autonomo maturo, alla base del successo artistico del decennio successivo.

Il santo che indossa un manto verde ed ha la mitra vescovile in testa, porta ben visibile la cocolla nera dei monaci agostiniani. Il santo sta leggendo un libro aperto che tiene con entrambe le mani.

 

 

Domenico Bigonci detto il Ghirlandaio

Domenico Ghirlandaio (nato a Firenze nel 1449 e ivi morto nel 1494) fu contemporaneo di Botticelli e di Filippino Lippi. È considerato un grande maestro del Rinascimento ed è soprattutto famosa la sua abilità nel ritratto, che usò spesso immortalando i più famosi personaggi della Firenze dell'epoca. Nel 1480 Ghirlandaio dipinse un San Girolamo e altri affreschi nella chiesa di Ognissanti, a Firenze, e un'Ultima Cena a grandezza reale nel suo refettorio. Dal 1481 al 1485 fu impegnato sugli affreschi nella sala dell'Orologio di Palazzo Vecchio detta anche dei Gigli. Vi dipinse San Zanobi con i Santi Lorenzo e Stefano, un'opera metafisica con molte strutture architettoniche, medaglioni di eroi dell'antica Roma ed altri preziosi dettagli, creando stupore prospettico e dignità architettonica. Mentre era ancora occupato a Firenze, venne convocato a Roma da Papa Sisto IV per dipingere la Cappella Sistina. Verso il 1475 ha eseguito gli affreschi nella cappella di Santa Fina nella città toscana di San Gimignano. Conclusi i lavori ritornò a Firenze e avviò nella chiesa di Santa Trinita e successivamente in Santa Maria Novella le opere che gli confermarono la celebrità. Gli affreschi nella cappella Sassetti di Santa Trinita sono sei episodi della vita di San Francesco, insieme ad alcuni soggetti classici, datati 1485.

Lavorò quindi alla cappella Tornabuoni che fu riaperta e completata nel 1490. Ghirlandaio morì di peste l'11 gennaio del 1494 e fu sepolto a Santa Maria Novella. Si sposò due volte e lasciò sei figli, di cui tre maschi. Ebbe una lunga ed onorevole linea di discendenza, giunta al termine intorno al XVII secolo, quando l'ultimo membro intraprese la vita monastica.