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PITTORI: Bernardino di Betto

Sant'Agostino in cattedra insegna

Sant'Agostino in cattedra insegna

 

 

BERNARDINO DI BETTO

1490-1513

Bergamo, Accademia Carrara

 

Sant'Agostino in cattedra insegna

 

 

 

Questa tavola nota come Predica di sant'Agostino di Ippona o Disputa tra i Dottori fu dipinta da Bernardino di Betto detto Pinturicchio. Sant'Agostino, nella scena che Pinturicchio ha immaginato, siede in cattedra sotto una specie di portico, ed è attorniato da otto personaggi, di cui quattro indossano la tonaca agostiniana e quattro vestiti civili a raffigurare i filosofi.

A sua volta Agostino indossa l'abito nero dell'Ordine agostiniano a simboleggiare che l'Ordine stesso discende da lui e dal suo pensiero. Nella scena il santo sta leggendo un libro in cui trova le ragioni per dimostrare la falsità della eresia di Pelagio a Cartagine. Lo sfondo di questo incontro-dibattito è costituito, oltre che da una bella architettura a colonnati, da un panorama che offre un orizzonte paesistico piuttosto riposante con colline, pianure e alberi. Il quadro presenta una finta cornice dipinta, modanata, grigio-bruna. La tavola risale probabilmente al periodo di attività del pittore che va dal 1490 al 1499. Dipinta a olio su tavola l'opera è di piccole dimensioni (48,3 x 37 cm). Attualmente è conservata a Bergamo, presso la Pinacoteca della Accademia Carrara.

Il soggetto del dipinto è stato messo in dubbio da F. Rossi (Accademia Carrara, vol. I, Catalogo dei dipinti sec. XV-XVI, Cinisello Balsamo 1988) poiché secondo questo autore la figura in cattedra non ha elementi che lo riconducano ad Agostino.

 

 

Bernardino di Betto (1454-1513), detto il Pinturicchio, o anche Sordicchio, per una certa sua sordità, è nativo di Perugia. Forse fu allievo di Fiorenzo di Lorenzo e, ancora giovanissimo, diventa collaboratore del Perugino, di pochi anni più anziano di lui, con il quale lavora nel 1473 alla decorazione di due riquadri degli sportelli del Gonfalone di San Bernardino. Nel 1502 si trasferisce a Siena, dove lavora alle Storie di Pio II nella Biblioteca Piccolomini, annessa al Duomo, ultima sua impresa pittorica prima della morte.