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PITTORI: Willem Vrelant

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

VRELANT WILLEM

1460

Los Angeles, J. Paul Getty Museum

 

Agostino cardioforo

 

 

 

Questa miniatura al fol. 79 è conservata al J. Paul Getty Museum di Los Angeles e proviene da un manoscritto, il Libro d'Ore di Arenberg, che descrive un gran numero di santi. Il volume manoscritto MS. Ludwig IX 8 fu prodotto probabilmente a Bruges in Belgio nel laboratorio dell'artista fiammingo Willem Vrelant verso il 1460. Le dimensioni del foglio sono di 25.6 x 17.3 cm mentre i dipinti sono stati realizzati con tempere a colori, con foglia d'oro e inchiostro su pergamena colorata.

Nell'immagine che Vrelant propone osserviamo un sant'Agostino abbastanza giovane, dal viso arrotondato e poco espressivo. Una capigliatura riccioluta gli cade dal capo sotto una elegante mitra, che circondata dal nimbo dei santi.

Agostino sta ritto in piedi con il bastone pastorale nella mano sinistra, mentre con la destra regge un grosso cuore stretto al petto. Abbiamo qui una delle prime raffigurazioni di Agostino cardioforo con il simbolo del cuore che esprime il grande amore del santo per Dio e la Trinità.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

La scena si svolge  in una chiesa di cui vi vedono due ampie finestre luminose intercalate da colonne in un ambiente spazioso di stile goticheggiante che già prelude al rinascimento. Il piviale di Agostino è di tonalità azzurra, dal tono delicato che si associa al libro ai suoi piedi e a parti delle colonne e del'edificio.

 

 

Willem Vrelant

Questo miniaturista del Quattrocento lo troviamo a Utrecht verso il 1449 e fu attivo sicuramente fino al 1481 quando abitava ancora a Bruges. Nel 1449 gli fu concessa la cittadinanza di Utrecht dove si registrò come Willem Backer. Il cognome di Vrelant, di cui si servirà in seguito, lo assunse dal suo villaggio natale Vreeland. Probabilmente condusse il suo apprendistato con il Maestro di Caterina di Cleves, da cui fu fortemente influenzato. Verso il 1450 a Utrecht decorò gran parte del Libro delle Ore di Guglielmo de Montfort. Dall'anno 1454 fino alla sua morte nel 1481 fu membro della gilda degli artigiani del libro di Bruges, che si erano posti sotto la protezione di San Giovanni Evangelista. Vrelant ha lavorato anche presso la corte di Filippo il Buono. Il suo è uno stile molto forte che ricerca l'effetto decorativo, il gusto per la narrazione, dove i personaggi sono rigidi con pose stereotipate. E' considerato uno dei maggiori artisti del suo tempo.