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PITTORI: Willem Vrelant

Agostino predica: particolare di Agostino

Agostino predica: particolare di Agostino

 

 

VRELANT WILLEM

1455

Bruges, Stadsbibliotheek, ms. 106, f. 22r

 

Agostino predica

 

 

 

La miniatura riportata, che è l'unica dell'intero codice, celebra la grandezza dell'autore del testo del codice, che è una copia del De Civitate Dei di Agostino. Il santo è raffigurato in cattedra ed è identificato dalla presenza di un'aquila che volteggia sopra di lui e sopra il leggio. L'aquila in effetti rinnova la tradizionale associazione di Agostino con san Giovanni Evangelista che trae forza dal trattato In evangelium Iohannis del vescovo di Ippona.

Questo codice, che risale al 1455 si trova a Bruges, nella locale Biblioteca di Città, con la denominazione ms. 106. La miniatura (cm 36,9 x 28 a tutta pagina) fu realizzata da Willem Vrelant e coglie Agostino nel momento di una sua predica a insigni studiosi e religiosi. Il santo è seduto in cattedra con i paramenti episcopali, la mitra in testa e il bastone pastorale fra le braccia. Agostino ha un aspetto giovanile con il viso senza barba senza barba e si rivolge animatamente agli astanti. Il manoscritto fu realizzato per il convento Duinenabdij (letteralmente Abbazia delle Dune) a Koksijde, un piccolo centro nelle prossimità di Bruges, e contiene la Città di Dio, un'opera famosa di sant'Agostino. L'intero manoscritto è composto da 262 fogli. Il vescovo d'Ippona è colto nel momento in cui sta predicando ad un gruppo di persone, in parte laici e in parte religiosi. Tra questi ultimi si riconoscono un francescano, un domenicano e un monaco eremitano. Tutta la scena è definita da una notevole attenzione ai dettagli, che rispecchia il realismo fiammingo. Esemplare, a questo riguardo, è la cura per i particolari del tavolino sullo sfondo, su cui sono deposti, oltre ad alcuni libri, una bottiglia, una pergamena ed un frutto.

 

 

Willem Vrelant

Questo miniaturista del Quattrocento lo troviamo a Utrecht verso il 1449, dove probabilmente nacque intorno al 1410. In una sua miniatura che raffigura re David in preghiera si trova infatti la torre di Utrecht, una presenza che si riferisce alla provenienza dell'artista. Vrelant fu attivo sicuramente fino al 1481 quando abitava ancora a Bruges. Nel 1449 gli fu concessa la cittadinanza di Utrecht dove si registrò come Willem Backer van Vrederlant. Il cognome di Vrelant, di cui si servirà in seguito, lo assunse dal suo villaggio natale Vreeland. Probabilmente condusse il suo apprendistato con il Maestro di Caterina di Cleves, da cui fu fortemente influenzato. Verso il 1450 a Utrecht decorò gran parte del Libro delle Ore di Guglielmo de Montfort. Prima del 1454 si stabilì a Bruges e dall'anno 1454 fino alla sua morte nel 1481 fu membro della gilda degli artigiani del libro di Bruges, che si erano posti sotto la protezione di San Giovanni Evangelista. Vrelant ha lavorato anche presso la corte di Filippo il Buono. Il suo è uno stile molto forte che ricerca l'effetto decorativo, il gusto per la narrazione, dove i personaggi sono rigidi con pose stereotipate. E' considerato uno dei maggiori artisti del suo tempo. Nel corso della sua attività la sua bottega ha prodotto molti codici, fra cui sicuramente vanno ricordati un libro di Ore che ora si conserva a Baltimora (1455-1460), quello delle Ore di Isabella di Castiglia (1460 ca.), Le Cronache di Hainaut (1468) e miniature singole nel libro delle Ore di Maria di Borgogna (1480 ca.).

Carlo il Grasso pagò un certo Guillaume Wyelant nel 1468, ma questo è probabilmente un errore e in realtà intendeva Vrelant. Il testo di questo ordine di pagamento superstite recita come segue: "A Guillaume Wyelant (Vrelant), aussi Merryumineur, pour lystoires de pluseurs couleurs, qu'il a faictes o the second volume of Ystoires des nobles princes de Haynnau, au pris de xxiiij s. chascune ystoire, l'une parmi l'autre, font lxxij livres. Et pour avoir fait relyer et fermer ledit livre, et pour X gros cloux de letton de fondue, et pour petits cloux, non lesdits grans cloux sont attachiez sur ledit livre; pour tout ensemble: iiij livres vj s."

Caratteristica dello stile di Vrelant è la sua predilezione per costruzioni architettoniche sconnesse e goffe. I suoi personaggi sono poco dinamici con facce simpatiche ma non personalizzate e spesso inespressive. Il blu predomina sulla sua tavolozza piuttosto limitata. L'artista ama un ricco decoro di bordo con drôleries. Nonostante la natura sofisticata di gran parte del suo lavoro, alcuni dei suoi libri di Ore si distinguono per il design raffinato e l'innovazione iconografica. Molti di quei libri di ore erano destinati a paesi stranieri, tra cui Inghilterra e Catalogna.