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PITTORI: Maarten van den Enden

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MARTINO VAN DEN ENDEN

1630-1660

Anversa, incisione a stampa

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

L'incisore di questa stampa fu Martinus van den Enden, un artista fiammingo seicentesco attivo ad Anversa. Il soggetto della stampa è sant'Agostino, che qui è ritratto a figura intera nelle vesti di un Canonico regolare agostiniano con un cuore fiammante alzato verso l'alto con la mano destra. Accanto a lui un putto tiene nelle sue mani il bastone pastorale di Agostino. Sul tavolo, in segno di umiltà, è stata deposta la mitra. Il volto del santo, dall'aspetto maturo, ma ancora giovanile, è contornato da un nimbo raggiato, che riceve un fascio di luce che proviene dall'alto verso la figura di Agostino.

La stampa nel margine inferiore reca la scritta esplicativa:

SANCTVS AVGVSTINVS

HANC SS. SVI PATRIS INCONEM R. ADM. P. AC DOMINI PETRO PARYS CAN. REG. IN VIRIDI VALLE PRIORI DIGNISSIMO D. D.

CC. RR. VV.

Ibraham a Diepenlicke imicuit

Theod. Ion. van Merlen sculpsit

Martinus van den Enden excudit

Antuerpie Cum privilegio

 

La stampa venne effettuata ad Anversa su fogli dalle dimensioni in altezza di 26 cm e in larghezza di 13,6 cm circa.

Le prime comunità dei Canonici comparirono nel IV secolo. All'inizio erano costituite da chierici che vivevano in comunità con il loro vescovo, senza una regola specifica. Tuttavia avevano come modello la vita di Gesù con i suoi discepoli, e come esempio le prime comunità dei cristiani di Gerusalemme.

Fu san Chrodegango (712 -766) vescovo di Metz il primo a redigere una regola per il Capitolo della sua chiesa ispirandosi alla regola di sant'Agostino, dato che questa regola imponeva la vita comune, una certa disciplina, e una relativa povertà. Il Sinodo di Aix-la Chapelle, convocato nell'anno 816 da Luigi il Pio (778-840), avviò il processo che codificò nei particolari la vita canonicale.

La decadenza delle comunità canonicali venne drenata dalla riforma che fu chiamata "gregoriana": prima come cardinale con il nome di Ilbebrando e poi come Papa, Gregorio VII, si adoperò con tutte le forze alla riforma della vita comune del clero, che condusse alla distinzione tra canonici regolari e canonici secolari.

 

 

 

Maarten van den Enden

Conosciuto anche come Martin van den Enden, Martinus van den Enden (come si firma in questa incisione), Maarten van den Eynden o ancora Martin Van den Eÿnden, questo artista fu incisore, editore, stampatore fiammingo, che lavorò soprattutto ad Anversa. Nato nel 1605, già nell'anno 1630 diventa un membro della Corporazione di Anversa. Fu il primo editore delle opere di pittura di Van Dyck. Grazie alla sua intraprendenza e al suo lavoro divenne un personaggio importante nella città di Anversa, almeno fino alla metà degli anni Cinquanta. Era cognato di Pieter de Jode II. Morì nel 1673.