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PITTORI: Ciro Ferri

Agostino e santa Teresa d'Avila

Agostino e santa Teresa d'Avila

 

 

CIRO FERRI

1670-1680

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Agostino e santa Teresa d'Avila

 

 

 

Questa stampa cui misero mano Jacques Blondeau e Giovanni Battista Manelli, è stata realizzata su disegno di Ciro Ferri, un intagliatore e incisore del tardo Seicento.

L'opera ha per soggetto una visione di sant'Agostino che influenzò l'opera e la vita di santa Teresa d'Avila

Il senso della scena viene esplicato nella nota a piè di immagine dove si può leggere: "Divi Patris Augustinis in Eremi Umbris et Cordis in Ignibus sequax eiusdem Libris atque Exemplis ad Coelos nempe sub Aquila Columba velocior evolavit."

Tra il 1554 e il 1555 nella vita di santa Teresa d'Avila avvenne un importante episodio che avrebbe condotto la religiosa a una radicale scelta: « I miei occhi caddero sopra una immagine che era stata posta lì, in attesa della solennità che doveva farsi in monastero. Raffigurava Nostro Signore coperto di piaghe. Appena la guardai mi sentii tutta commossa, perché rappresentava al vivo quanto Egli aveva sofferto per noi: fu così grande il dolore che provai al pensiero dell'ingratitudine con la quale rispondevo al suo amore, che mi parve il cuore mi si spezzasse. Mi gettai ai suoi piedi tutta in lacrime, e lo supplicai a darmi forza per non offenderlo più.» (Vita 9,1)

L'avvenimento costituisce quello che lei stessa definì come la sua seconda conversione, a seguito della quale cominciò nuovamente a dedicarsi alla preghiera. Particolarmente significativa fu per lei la lettura delle Confessioni di sant'Agostino. La scena incisa sembra proprio riferirsi a questo momento in cui la santa sta leggendo un libro, probabilmente le Confessioni, e contemporaneamente le appare in visione la figura di sant'Agostino che sembra invitarla e seguire il suo esempio.

Il santo è attorniato da un nugolo di angeli che lo accompagnano e sorreggono la nuvola che è scesa dal cielo. In un ambiente rarefatto e fuori dal tempo si concretizza questo incontro ideale fra i due santi. Cominciò così lungo periodo di intensa vita spirituale, durante il quale Teresa fece le esperienze che descrisse nei suoi libri, maturando la sua esperienza carmelitana secondo lo spirito dell'Ordine

 

Santa Teresa d'Avila (Teresa Sánchez de Cepeda Ávila y Ahumada, in religione Teresa di Gesù) nacque ad Ávila nel 1515, a 85 km a nord-ovest di Madrid e morì a Alba de Tormes nel 1582. E' stata una religiosa e mistica spagnola fra le figure più importanti della Controriforma cattolica grazie alla sua attività di scrittrice e di riformatrice degli ordini religiosi. Fu la fondatrice delle monache e dei frati Carmelitani Scalzi. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e è considerata una dei 33 Dottori della Chiesa. I suoi profondi e religiosi ideali ascetici le furono trasmessi fin da quando era bambina dal padre, il cavaliere Alonso Sánchez de Cepeda, e specialmente dalla madre, Beatrice d'Ávila y Ahumada. Nel 1528 all'età di 13 anni perse la madre che morì per una grave malattia. Venne inviata 3 anni dopo dal padre presso le suore agostiniane di Ávila, ma qui ne uscì un anno dopo nel 1532 perché si ammalò gravemente.