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La scena del tolle lege
CLAUDE MELLAN
1637-1652
Nancy, Musée des Beaux-Arts
La scena del tolle lege
La stampa porta nel frontespizio la dicitura: "Saint Augustin assis au pied d'un arbre". L'autore è Claude Mellan (1598-1688), disegnatore e incisore. Gli stampatori sono Jean Camusat e Pierre Le Petit.
Realizzata su carta la stampa, l'incisione è accompagnata da alcune parole: al centro, a sinistra entro un fascio di luce si legge: "Prens et lis".
A destra sulla pagina di sinistra del libro, leggiamo: "Les Confessions de sainct AVGVSTIN", mentre su quella di destra le parole indicano: "traduites Par le Sr. (r en exposant) de Ceriziers Aumosnier du Roy."
In basso a sinistra troviamo "C. Mellan G. in." e à destra: "A PARIS / Chez la veuue I. Camusat; et P. le Petit ruë S. Iacques Auec Priuilege du Roy."
Il soggetto raffigurato riproduce sant'Agostino, caratterizzato da un libro, da un albero e da una roccia.
Agostino è seduto ai piedi di un albero, con la testa girata verso sinistra e tiene fra le mani l'opera che lo ha consacrato alla storia. La stampa fu composta per il frontespizio di un'opera tradotta dal reverendo padre gesuita René de Cerisiers (1603-1662) intitolata Les Confessions de sainct AVGVSTIN,
Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.
Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze ... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.
AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29
Claude Mellan
Questo incisore e pittore francese nacque a Abbeville nel 1598. Figlio di un calderaio che costruiva lastre di rame, trascorse la sua infanzia a Parigi, dove realizzò una prima incisione nel 1619 per una tesi di teologia presentata al Collegio Mathurin. Cinque anni più tardi partì per l'Italia, grazie all'aiuto di Nicolas-Claude Fabri de Peiresc. A Roma studiò le opere di Francesco Villamena e divenne allievo di Simon Vouet, a cui nel 1626 dipinse il ritratto della moglie Virginia de Vezzo. Rientrato in Francia nel 1636, si stabilì a Aix-en-Provence, dove incise una carta geografica della Luna seguendo le indicazioni di Fabri de Peiresc. L'anno seguente si trasferì a Parigi, dove prese alloggio al Louvre. Si spense nella capitale nel 1688 all'età di novanta anni.
Anatole de Montaiglon attribuito ben 400 incisioni di Claude Mellan, di cui si sono salvate solo un centinaio. Mellan incise numerosi ritratti, in prevalenza busti, fra cui quello di Gerolamo Frescobaldi. La maggior parte delle sue pitture su tela è ò andata perduta e noi le conosciamo grazie alle incisioni con cui l'autore riproduceva i suoi stessi quadri.
La sua incisione più famosa è il celebre "Il Santo volto del Cristo sul velo della Veronica". Quest'opera, che è considerata il suo capolavoro, è stata realizzata con una unica linea che, partendo dalla punta del naso del volto, descrive un'ininterrotta spirale che si allarga sino a completare il disegno del viso. Una raccolta di incisioni di Mellan entrò nelle collezioni del marchese Jacques-Louis de Beringhen, che oggi sono conservate a Parigi presso la Biblioteca nazionale di Francia.