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PITTORI: Maestro di Morelia

Agostino incontra il Bambino in riva al mare

Agostino incontra il Bambino in riva al mare

 

 

MAESTRO DI MORELIA

1670-1680

Morelia, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino incontra il Bambino in riva al mare e i monaci di Monte Pisano

 

 

 

La scena è una parte di un quadro più ampio che riproduce integralmente una stampa pubblicata a Parigi da Schelte da Bolswert nel 1624, che godette, assieme alle altre stampe della serie, di una fortuna incredibile. Queste stampe, che narravano la vita di Agostino, furono riprese e copiate in numerosi conventi e chiese.

Sulla sinistra viene ricordata la celebre leggenda sul mistero della Trinità che vede protagonisti Agostino e un bambino in riva al mare, mentre a destra la scena si dilata a comprendere alcuni monaci del Monte Pisano in Toscana che incontrano Agostino.

 

L'edificio conventuale agostiniano di Morelia risale al XVI secolo ed è oggi adibito a Museo. Sebbene sia assai ricca di dipinti, reliquie, ornamenti e santi, la struttura mantiene una sobrietà elegante nelle sue forme. Si pensa che l'intero complesso monastico sia il secondo edificio più antico di Morelia. Il convento rivela anche una influenza stilistica di tipo gotico. La chiesa, il convento e la struttura della piazza da mercato di Antojitos sono tipiche della concezione urbanistica coloniale, anche se sono stati costruiti in tempi diversi.

I primi agostiniani a mettere piede nelle terre di Michoacan furono Fray Juan de San Román e Fray Diego de Chavez e Alvarado, che si stabilirono per la prima volta a Tiripetío, dove costruirono il convento, la chiesa e l'ospedale. Gli agostiniani vennero espulsi dal loro monastero nel 1863 ma solo tre anni dopo l'imperatore Massimiliano permise loro di ritornarvi.

Tuttavia quando le forze politiche liberali tornarono al potere, i monaci vennero nuovamente espulsi. Da allora la chiesa e il convento ebbero destini diversi. La piazza di sant'Agostino, il cui nome originario era Plaza Ignacio Comonfort, fu realizzata sull'area di un preesistente cimitero.

In questo luogo viene venerata la Vergine di Socorro, una immagine che venne donata ai monaci agostiniani da San Tommaso de Villanueva, arcivescovo di Valencia, prima della sua morte avvenuta nel 1565. Uno dei luoghi meglio conservati di questa chiesa è una cappella laterale, posta accanto alla sacrestia, la cui volta e le cui pareti sono coperte da dipinti di illustri personaggi del tempo della Nuova Spagna realizzati dal pittore Javier Tapia. La sacrestia è stata decorata durante il Priorato di Fray Cristobal Plancarte tra il 1676 e il 1682.