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PITTORI: Antonio Scaramuccia

La Vergine, Agostino e Santi nel Coro di S. Agostino a Perugia

La Vergine, Agostino e Santi

 

 

GIOVANNI ANTONIO SCARAMUCCIA

1616

Perugia, cattedrale di san Lorenzo

 

La Vergine in trono, Agostino e Santi

 

 

 

 

Sulla parete di controfacciata, sopra il portale, si trova la grande tela raffigurante la Vergine con il Bambino fra i patroni della città e i santi Agostino, Domenico e Francesco, dipinta da Giovanni Antonio Scaramuccia nel 1616.

Alcune opere dello stesso autore si trovano nell'ambiente principale dell'oratorio di San Francesco di Perugia che è ricoperto di grandi tele che eseguì tra il 1611 ed il 1627.

I marcati caratteri stilistici della tela esprimono l'opera di un valente pittore, un artista che qui mostra un'aggiornata cultura tardo-manierista, senz'altro centro-italiana, con ascendenze che portano a Barocci. Scaramuccia è un pittore ben informato sulle novità pittoriche del suo tempo ed è capace di esprimere un linguaggio evocativo, arricchito da legami con la cultura figurativa dei Carracci e di Guido Reni.

Giovanni Antonio Scaramuccia, dopo un esordio pittorico nel paese natale, si trasferì a Roma, dove fu colpito dalla pittura dei Carracci. Successivamente divenne scolaro e collaboratore del Pomarancio, con cui lavorò alle decorazioni del Santuario di Loreto. Amico e sostenitore di Reni, gli propose il suo bravo allievo Gian Domenico Cerrini. La sua origine spiega le particolari tendenze culturali che sorreggono la sua composita espressività pittorica, che si esprime in un colto eclettismo che, anche nelle sue raffigurazioni, diventa il tramite principale per lo studio e l'attuazione di un tardo-manierista. La sua arte richiama a tratti i toni della sostenuta retorica sacra di Pomarancio e la più dotta cultura contro riformata bolognese.

 

 

Giovanni Antonio Scaramuccia

Giovanni Antonio Scaramuccia nasce a Monte Colognola nel 1580. Entra nella bottega romana di Cristoforo Roncalli, di cui diventa allievo. Il suo stile risente della sensibilità dei Carracci. Fu attivo soprattutto a Perugia. Di particolare pregio sono due sue opere che raffigurano una Madonna del Rosario, ora custodita nella Galleria nazionale dell'Umbria e una Madonna e Santi, conservata nel duomo di Perugia, già cappella del Comune, Santa Maria degli Angeli.

Muore a Perugia nel 1633.