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PITTORI: Luis Tristan de Escamilla

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

LUIS TRISTAN DE ESCAMILLA

1616

Yepes, chiesa di san Benedetto Abate

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Tristan nel 1616 eseguì un retablo per la chiesa di San Benito Abad a Yepes, una cittadina vicino a Toledo. In tale opera, dove compare il sant'Agostino riprodotto, si distaccò notevolmente dai canoni di El Greco, mostrando una più evidente autonomia e una certa difficoltà nell'allungamento delle figure. Il santo è qui rappresentato con estrema efficacia e intensità emotiva, con gli occhi spalancati sullo spettatore, che sembrano interrogarlo. Agostino indossa gli abiti episcopali, porta in testa una mitra e fra le man i regge il bastone pastorale. Una folta barba gli copre un viso ormai maturo e segnato dagli anni. Nelle mani regge un modello di chiesa, probabilmente la stessa che ospita il retablo.

Yepes è un comune spagnolo situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia a 39 km da Toledo e a 69 km da Madrid.

L'edificio più importante della cittadina dal punto di vista storico è la monumentale chiesa di San Benito Abad che risale al XVI secolo ed è costruita in stile tardo gotico. Questa chiesa il cui progetto viene fatto risalire all'architetto toledano Alonso de Covarrubias è una delle più importanti della provincia tanto da essere conosciuta come la cattedrale della Mancia. I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1533 e terminarono a Seicento inoltrato. La pianta è rettangolare con tre navate con volta a crociera. Le cappelle laterali hanno invece volta a conchiglia. La cappella di Cristo è barocca e risale al 1725. All'interno sono conservate una serie di inferriate di ferro risalenti al periodo rinascimentale e nell'abside troviamo pitture di Luis Tristan discepolo preferito di El Greco.

 

 

Luis Tristan

Luis Tristán de Escamilla, noto anche come Luis de Escamilla o Luis Rodríguez Tristán nacque a Toledo verso il 1586. Esponente del Manierismo spagnolo fu attivo nel Siglo de Oro. Figlio di artigiani, Luis rimase orfano da piccolo e sua madre, Ana de Escamilla, per mantenere la famiglia affittò un'osteria a Toledo. Uno dei suoi fratelli, Baltasar, divenne frate domenicano mentre un altro (che si faceva chiamare "de Acevedo") intraprese l'attività di pittore di paesaggi. Tra il 1603 e il 1607, Tristán risulta attivo nella bottega di El Greco, dove si distinse come uno degli allievi più brillanti e iniziò a firmare le sue opere col cognome della madre. Forse tra il 1606 e il 1613 intraprese un viaggio in Italia, dove si documentò sull'opera di artisti quali Guido Reni, Luca Cambiaso e molto probabilmente Caravaggio stesso. Tornato in Spagna, nel 1614 assistette alla morte del Greco, di cui ereditò lo stile sinuoso. Assunse ben presto un ruolo di assoluto protagonista nella scena artistica di Toledo. Nel 1616 eseguì un retablo per la chiesa di San Benito Abad della vicina Yepes in cui si distaccò notevolmente dai canoni di El Greco, mostrando una più evidente autonomia e una certa difficoltà nell'allungamento delle figure. Di straordinario realismo è una sua Santa Monica, ora al Prado, in cui l'impressionante resa della pelle rugosa e deformata ricorda gli studi condotti in Italia. Nel 1623, Tristán venne chiamato ad eseguire un'enorme pala d'altare per il Convento de Santa Clara di Toledo, dove riprese lo stile manieristico tipico del maestro. Tristán aprì una bottega a Toledo, dove si sarebbe formato Pedro de Camprobín. Tristan morì a Toledo a trentotto anni, segnando la fine per l'arte toledana del tempo.