Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Appiani Francesco

PITTORI: Appiani Francesco

Gloria di Sant'Agostino che sconfigge le eresie

Gloria di Sant'Agostino che sconfigge le eresie

 

 

FRANCESCO APPIANI

1746-1750

Amelia, chiesa S. Agostino

 

Gloria di Sant'Agostino che sconfigge le eresie

 

 

 

L'affresco di Appiani che raffigura Agostino in gloria presenta dimensioni notevoli e misura m 3x2 all'interno di un ovale. L'opera fu eseguita fra il 1746 e il 1750 con la tecnica della tempera su intonaco. Agostino, al centro della scena, siede su una nuvola attorniato da due angioletti. Quello di destra impugna il bastone pastorale con cui schiaccia un eretico. Agostino indossa il piviale, con la mitra in testa, ma il pittore ha evidenziato con forza la sua tunica nera, propria dei monaci che si richiamano al suo Ordine, secondo una consuetudine iconografica comune nella committenza dei monasteri agostiniani.

Con la mano sinistra Agostino regge un grande libro aperto mentre con la destra impugna una penna per scrivere. Ai suoi piedi due eretici seminudi giacciono sconfitti dalla potenza della parola del santo che annulla lo scarno foglio in mano a uno dei due.

La chiesa di sant'Agostino di Amelia è stata edificata sulla stessa area di una precedente pieve dedicata a San Pancrazio. La chiesa era annessa al convento della prima comunità di frati agostiniani che si stabilì ad Amelia nel 1266.

L'interno si presenta a navata unica e venne modificato tra il 1742 e il 1762 introducendo modelli barocchi. Tra le opere di maggior pregio vanno ricordati alcuni dipinti, fra cui una Immacolata Concezione tra i Santi Giovanni Evangelista, Agostino e Carlo Borromeo di Antonio Circignani detto il Pomarancio (1568-1629) datata 1613 circa; La Trinità adorata dalle Sante Monica, Rita e Chiara da Montefalco attribuito a Giacinto Gimignani (1606-1681); gli affreschi di Francesco Appiani (1704-1792) nell'abside (Natività di Gesù, Martirio di San Pancrazio e Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Giovannino) e nella cupola (Gloria di Sant'Agostino) datati 1746-1750.

 

 

Appiani Francesco

Nasce ad Ancona nel 1704 e coltiva la attitudine alla pittura con il maestro D. Simonetti detto il Magatta. Successivamente si reca a Roma dove studia con F. Trevisani e F. Mancini. Verso il 1743 si stabilì a Perugia e strinse una profonda amicizia con il paesaggista Alessio De Marchis. Appiani ha lasciato la maggior parte della sua produzione nelle chiese di Perugia, nella cattedrale, in S .Filippo Neri, in S. Francesco al Prato, in S. Pietro, nel Monastero delle Colombe, nell'Oratorio di S. Agostino, in S. Fiorenzo, in S. Severo, nell'Oratorio di S. Francesco con due tele con i santi Agostino e Domenico, in S. Maria della Misericordia e nei maggiori palazzi. Appiani lavorò anche in altri paesi umbri, a S. Maria degli Angeli presso Assisi e ad Orvieto con gli affreschi della cupola e dell'abside di S. Agostino. Morì a Perugia nel 1792. Appiani fu un grande interprete nel modesto e provinciale ambiente perugino settecentesco e per il grande numero delle opere realizzate, può essere considerata la maggiore personalità pittorica locale del tempo. Suo scolaro a Perugia fu V. Monotti. Anche suo figlio Andrea fu pittore e miniatore.