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Agostino sconfigge le eresie
BAUMGARTNER JOHANN WOLFANG
1740-1750
Collezione Privata
Agostino sconfigge le eresie
Questa stampa fa parte di una serie che Baumgartner produsse illustrando diversi santi nella ricorrenza della loro festività. In questo caso, al 28 agosto, viene celebrata la memoria di sant'Agostino, vescovo di Ippona.
L'autore ha preferito darci una raffigurazione del santo quale teologo capace di combattere le eresie grazie alla sua produzione letteraria contro le posizioni radicali e non conformi alla dottrina insegnata dalla Chiesa cattolica.
In una scenografia tipicamente tardo barocca, il santo è seduto alla propria scrivania intento a vergare su un grosso libro il suo pensiero. Indossa i paramenti episcopali, mentre ai suoi piedi vari personaggi vestiti secondo la moda settecentesca lo guardano attoniti. La struttura della scena riprende quelle analoghe dei secoli precedenti dove la superiorità di Agostino emerge dalla sua posizione dominante con gli eretici ai suoi piedi sconfitti.
La didascalia in pedice alla stampa specifica meglio questo aspetto dell'attività pastorale esercitata da Agostino: Synop. Ex Manicaeis acerrimis verso religionis defensor est factus, haereticos et religionis hostes acriter insectatus: ex diversorum librorum titulis, quos sapientissime scripsit, eius laudes eruntur.
Il santo sentì profondamente la necessità di difendere l'ortodossia cristiana dalle eresie che imperversavano nel suo secolo. Nel corso della polemica contro i manichei e la loro visione dualistica dell'universo Agostino tende a sottolineare la bontà della creazione, la trascendenza di Dio e la superiorità dello spirito sulla carne. Nei confronti del donatismo Agostino sostenne che la Chiesa è un insieme di fedeli visibile, composta sia di santi che di peccatori. L'efficacia dei sacramenti non dipende dalla moralità di chi li amministra, ma dalla grazia di Dio che opera attraverso di loro. In disaccordo con Pelagio, che predicava la capacità dell'uomo di produrre e di scegliere il bene (di salvarsi pertanto usando le sue sole forze) Agostino ribadisce la realtà del peccato originale e pertanto l'urgenza della grazia divina per ottenere la salvezza (De natura et gratia).
Johann Wolfgang Baumgartner
Johann Wolfgang Baumgartner in Tirolo nel 1702 a Ebb e apprende la pittura su vetro a Salisburgo.
Si trasferisce successivamente ad Augusta e inizia a lavorare come pittore del vetro. Si dedica anche alla pittura e gli affreschi del soffitto del Santuario di Santa Maria del Monte Carmelo a Baitenhausen a Meersburg sul Lago di Costanza (1760) e quelli nella navata del Santuario di Santa Maria Loreto a Westheim sono considerati la sue opere più grandi e importanti.
La sua pittura si muove nell'ambito dell'orizzonte artistico rococò. Muore ad Augusta nel 1761.