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Agostino e il mistero della Trinità
BAUMGARTNER JOHANN WOLFANG
1750
Collezione Privata
Agostino e il mistero della Trinità
Questa interessante stampa, opera di Johann Wolfgang Baumgartner, un artista austriaco rococò, illustra la figura di sant'Agostino. il santo è presentato con le vesti di un canonico, dal volto di persona matura, profondamente colta nella sua tensione di avvicinarsi al mistero della Trinità.
Agostino ha lo sguardo rivolto verso l'alto dove appare un triangolo inscritto in un cerchio che sprigiona un fascio di luce, i cui raggi si espandono fino a raggiungere Agostino. Simbolicamente queste figure geometriche indicano la Trinità. Il volto di Agostino, molto espressivo, è arricchito da una folta barba dall'aspetto elegante. La stampa misura 20.3 x 15.4 cm. La figura di Agostino è arricchita dalla presenza di un grosso cuore che sprigiona qualche fiamma: si tratta del tipico simbolo barocco per indicare Agostino, il cui amore per Dio travalicò ogni confine umano.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
Johann Wolfgang Baumgartner
Johann Wolfgang Baumgartner in Tirolo nel 1702 a Ebb e apprende la pittura su vetro a Salisburgo.
Si trasferisce successivamente ad Augusta e inizia a lavorare come pittore del vetro. Si dedica anche alla pittura e gli affreschi del soffitto del Santuario di Santa Maria del Monte Carmelo a Baitenhausen a Meersburg sul Lago di Costanza (1760) e quelli nella navata del Santuario di Santa Maria Loreto a Westheim sono considerati la sue opere più grandi e importanti.
La sua pittura si muove nell'ambito dell'orizzonte artistico rococò. Muore ad Augusta nel 1761.