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PITTORI: Gariboldi Giovanni Maria

Gloria di Sant'Agostino

Gloria di Sant'Agostino

 

 

GARIBOLDI GIOVANNI MARIA

1756

Monza, chiesa di Santa Maria in Strada

 

Gloria di sant'Agostino

 

 

 

Il dipinto murale che raffigura in un tondo la Gloria di S. Agostino, opera del pittore Giovanni Maria Gariboldi, si trova nella volta del coro della chiesa di Santa Maria in Strada nel centro storico di Monza.

L'edificio sorge su un antico convento di Frati Francescani detti "della Penitenza", che lo trasformarono in un oratorio nel 1348. La titolazione di santa Maria "in strada" deriva dalla sua posizione che la poneva sulla strada principale che da Monza portava a Milano.

Nel 1348 i frati francescani edificarono una nuova chiesa sul sito dell'oratorio, che fu terminato nel 1357 su progetto dell'architetto milanese Ambrosolius. Circa dieci anni dopo fu costruito il convento francescano del quale si può ancora ammirare il chiostro. La chiesa fu ingrandita nel 1421 con l'aggiunta del coro, della sagrestia e del campanile. Nel 1610, su ordine dell'arcivescovo Carlo Borromeo, viene costruita la volta a botte, mentre nel 1756 l'architetto Giovanni Battista Riccardi guida un radicale intervento che porta alla ricostruzione dell'altare maggiore in marmo e bronzo dorato e all'apertura delle cappelle. Nel 1798 il convento diventa chiesa distrettuale della parrocchia del duomo e nel 1862 viene utilizzato come scuola materna. Nel 1870 l'architetto Carlo Maciachini  restaura la facciata.

Il portale presenta un arco in cotto con spalle e architrave in marmo realizzati nell'Ottocento. Sopra il portale si trova una fascia di finte edicole che riportano alcune tracce di affreschi trecenteschi. Nella terza fascia le decorazioni diventano sempre più ricche in terracotta. Al centro spicca un rosone con decorazioni concentriche tra due finestre bifore ad arco acuto. La decorazione superiore è composta da una statua della Madonna con Bambino, a grandezza quasi naturale. Il campanile è decorato con bifore, archetti pensili e cuspide che furono aggiunti da Maciachini. L'interno della chiesa presenta un'ampia aula rettangolare, un coro semiottagonale e il presbiterio. Gli altari secondari sono decorati con affreschi, tra cui la pala del Trasporto dell'icona della Madonna del Buon Consiglio del 1756 di Federico Ferrario. L'Altare Maggiore risale al 1756 ed è costruito in marmo, pietre dure e bronzi. Di particolare pregio sono gli affreschi del presbiterio e del coro, realizzati da Giovanni Maria Gariboldi, Nel presbiterio il pittore dipinse un'Assunzione della Vergine, mentre nel coro realizzò la scena della Gloria di sant'Agostino.

Il santo occupa lo spazio centrale del tondo e volge lo sguardo verso l'alto dove appare fra le nuvole del cielo il triangolo raggiante della Trinità. Sotto il mantello di Agostino stanno inginocchiati in ossequio numerosi frati del suo ordine. A destra un angelo trafigge con il bastone pastorale un eretico seminudo.

 

 

Gariboldi Giovanni Maria

Pittore monzese attivo fra il 1740 e il 1793 è impropriamente noto anche come Giambattista. Appartiene al gruppo di pittori monzesi che con altri pittori milanesi contribuì alla diffusione dello stile del quadraturismo in Lombardia. Questo genere pittura proponeva di realizzare quadrature, cioè architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.