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L'Immacolata Concezione appare ai santi Biagio e Agostino
GIACOMO GRANDI
1750-1770
Ortiporio, chiesa di sant'Agostino
L'Immacolata Concezione appare ai santi Biagio e Agostino
Questa pala di un altare secondario si trova nella chiesa di sant'Agostino a Ortiporio in Corsica e raffigura l'Immacolata Concezione che appare ai santi Biagio e Agostino.
Dipinta a olio su supporto in tela, l'opera è inserita in una bella cornice di legno intagliato e modellato monocromatico.
Il soggetto del dipinto è la figura di Agostino, cui la chiesa è dedicata, che qui viene presentato nella sua gloria.
Il supporto e la cornice hanno un formato rettangolare delle dimensioni di 208 cm di altezza e 133 cm di larghezza. La scena ha una struttura semplice con la Vergine al livello superiore e i due santi Biagio ed Agostino al livello inferiore.
La Vergine con una corona in testa, è attorniata dalle teste di numerosi angeli e schiaccia con i piedi un serpente.
Sulla sinistra si nota san Biagio, che nella mano destra regge il bastone pastorale, mentre con la sinistra regge un pettine cardante, che costituì lo strumento con cui fu torturato. A destra sant'Agostino, ritto in piedi, con la mano sinistra regge il bastone pastorale e nello steso tempo regge un grande libro chiuso. Il Dottore della Chiesa indossa un piviale floreale e in testa ha una semplice ed elegante mitra bianca. Il volto di entrambi i santi ha un aspetto vegliardo, con visi maturi e dalla folta e lunga barba grigiastra. L'opera è in cattive condizioni di conservazione.
L'opera è stata attribuita al pittore Giacomo Grandi che la portò a termine presumibilmente fra il 1750 e il 1770.
Giacomo Grandi, era un artista di origine milanese che si era stabilito dapprima a Monticello nel comune di Balagne, e successivamente a Quercitello nel comune di Castagniccia. la sua attività in queste località è attestata 1746 al 1772.
La chiesa parrocchiale di Sant'Agostino, in lingua locale San Austinu, si trova a circa 600 metri dall'ingresso del paese lungo la strada. Questo notevole chiesa degli inizi del XVII secolo ha un aspetto barocco e conserva la originale facciata occidentale. E' composta da due piani sormontati da un frontone con la facciata che presenta un piano verticale leggermente concavo. Questa struttura deriva dall'influenza genovese che ha portato nell'isola corsa il "rococò italiano".
La porta della facciata occidentale è incorniciata da due coppie di colonne cilindriche gemelle sostenute da due pergamene incastonate nel muro. Il tutto è sormontato da una voluta barocca con un interno vuoto di qualsiasi ornamento. La finestra ovale al secondo livello è in linea con il resto della facciata. Nel 2004 è stata fondata l'Associazione sant'Agostino la salvaguardia dell'edificio. Intorno alla chiesa si trova il cimitero.
Nella chiesa è conservata un'opera di grande importanza artistica che raffigura l'incontro fra Cristo e la Veronica, dipinta fra il XVII e il XVIII secolo, che probabilmente proviene dalla collezione del cardinale Joseph Fesch.