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PITTORI: Giacomo Grandi

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

GIACOMO GRANDI

1750-1770

Silvareccio. chiesa di san Sebastiano

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Ai lati dell'altare maggiore della chiesa di san Sebastiano a Silvareccio si trovano due dipinti pendenti: uno raffigura Sant'Agostino e l'altro San Sebastiano. Sono opera di Giacomo Grandi, pittore di origine milanese stabilitosi in Corsica e attivo dal 1746 al 1772 e di cui possiamo vedere numerose opere in tutta la Corsica.

Agostino è dipinto a figura intera ritto in piedi nei suoi paramenti episcopali. Il testa porta una classica mitra segnata da una croce in rilievo. Con la mano destra impugna il bastone pastorale. La mano sinistra è appoggiata su un libro chiuso che è stato deposto su un tavolo coperto da una tovaglia. Sopra il libro il pittore ha posto un cuore rosso fiammante che spicca apertamente sulle tonalità più scure che definiscono la cromia del quadro.

L'immagine del santo e la sua postura rivelano le qualità provinciali dell'artista, che si destreggia con semplicità esecutiva nei vari particolari che articolano la figura del santo.

Il volto di Agostino, leggermente sproporzionato rispetto al corpo, ci restituisce tuttavia una immagine ricca di sentimento, dove trapela lo spirito vivace del santo con uno sguardo particolarmente intenso. Una folta barba grigiastra e dei baffi completano il volto rendendolo gradevole alla vista e sufficientemente espressivo.

 

La chiesa parrocchiale di san Sebastiano si trova nel centro del paese e la sua costruzione e risale al Settecento. Ha un aspetto barocco e la facciata è decorata di bianco e stucchi su uno sfondo giallo pallido. Le facciate laterali e posteriori sono in pietra a vista. Al suo interno sono conservate numerose opere d'arte a soggetto religioso. La chiesa è di medie dimensioni e presenta una bellissima serie di altari. Su quello maggiore è raffigurato san Sebastiano con il suo dipinto principale sopra riportato con la "Vergine che allatta tra Sant'Agostino, san Sebastiano e san Giovanni Battista". Due quadri sono posti sopra le porte che conducono alla sagrestia e raffigurano San Sebastiano a destra e sant'Agostino a sinistra. Un architrave riporta una iscrizione e una data: "O MARTYR CHRISTI DEPRECARE (Ti preghiamo, Cristo martire) 27.4.1770" e "FXPECTETUR SICUT PLUVIA ELOQUIUM MEUM (aspettando come la pioggia il lamento delle mie parole) 19.9.1770 ".

Ci sono nella navata anche altre cinque cappelle laterali secondarie ciascuna con un proprio altare e una propria pala. Il primo è dedicato alle anime del purgatorio e conserva un imponente dipinto con soggetto "Intercessione della Vergine in favore delle anime nel purgatorio." L'altare di Santa Lucia è decorato con una pala che raffigura la Santa. Un terzo altare è quello della Confraternita del Rosario sormontato da una pala dal titolo "Donazione del Rosario" L'altare di sant'Antonio da Padova presenta una tela intitolata "Madonna col Bambino circondata dai santi Pietro, Paolo, Antonio da Padova e l'arcangelo Michele." L'ultimo altare è dedicato a Cristo in croce ed è decorato con una pala che ha per soggetto "Cristo in croce tra sant'Agostino e Santa Lucia". Il bellissimo pulpito è completato da un lato con uno stendardo con stemma centrale che rappresenta la Vergine con il bambino. Dall'altro lato un Cristo sulla croce è interamente ricoperto da decorazioni in stucco policromo. Sulle decorazioni policrome si possono leggere le iniziali IHS, sormontate da una croce e presenta tre chiodi alla base, simbolo della Crocifissione. Su due scritte posizionate sulla scala che conduce al pulpito, si può leggere: "VELOX. AD AUDIENDUM" (Richiedi di ascoltare), "SOLI DEU HONOR ET GLORIA" (Solo Dio è onore e gloria) e infine la data di costruzione della chiesa: 1734. Una particolarità della chiesa di San Sebastiano a Silvareccio è la presenza di una grandissima Croce della Passione.

 

 

Giacomo Grandi

Giacomo Grandi, è stato un pittore di origine milanese che si è stabilito dapprima a Monticello nel comune di Balagne, e successivamente a Quercitello nel comune di Castagniccia. La sua attività in queste località è attestata nel periodo che va dal 1746 al 1772.