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PITTORI: Jesuino di Monte Carmelo

Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

JESUINO DI MONTE CARMELO

1796

San Paolo, chiesa del Terzo Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo

 

Sant'Agostino cardioforo e i Dottori della Chiesa

 

 

 

La tela che riproduce sant'Agostino cardioforo e Dottore della Chiesa, assieme agli altri tre Dottori della Chiesa san Gerolamo, Ambrogio e Gregorio Magno, è attribuita a frate

Gesuino del Monte Carmelo nome religioso di Jesuino Francisco de Paula Gusmão nato a Santos in Brasile nel 1764.

Agostino è l'ultimo personaggio a sinistra vestito da vescovo e con il cuore fiammante in mano. Il santo ha un aspetto piuttosto tozzo e poco curato, con una folta barba nera ed un viso appena abbozzato, anche se efficace nel definirne il carattere.

in testa porta la mitra, con la sinistra regge il bastone pastorale, mentre con la destra impugna un voluminoso cuore fiammante.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Gesuino del Monte Carmelo

Nato a Santos nel 1764, si è dedicato con passione alle espressioni artistiche diventando pittore, architetto, scultore, doratore, musicista e poeta. Figlio e nipote di uno schiavo, mulatto, la sua arte è stata influenzata dal barocco europeo. Si fece sacerdote e cercò di entrare nei carmelitani e in tale veste potette dare spazio alla sua vena artistica. La sua attività può essere distinta in varie fasi. Agli inizi, quando abitava ancora a Santos, era fondamentalmente un artigiano addetto alla preparazione degli inchiostri.

Il suo tentativo di entrare nell'Ordine carmelitano, gli viene inizialmente negato a causa della sua ascendenza africana. Ha dei figli e finalmente, alla fine della sua vita, riesce a diventare sacerdote

Prima e dopo l'ordinazione dipinge per diverse chiese del paese, inoltre compone musica sacra. Due dei suoi cinque figli diventeranno sacerdoti: Elia e Simone entreranno anch'essi nella Congregazione del Monte Carmelo. Elias è stato il fondatore di ospedali e luoghi di accoglienza. Lui, come altri sacerdoti, non erano un ordine religioso o una congregazione canonicamente riconosciuta, ma erano una semplice associazione di clero secolare, realizzata per approfondire la pratica della dottrina cristiana, lo scambio di consigli e costruire reciprocamente da esempi tratti da una vita di grande purezza. Negli esercizi, c'era il padre Feijoo uno dei più assidui.

Nel secondo anniversario della morte di Padre Gesuino del Monte Carmelo, avvenuta nel 1819 a Itu, padre Diogo Antonio Feijo pronuncia la "preghiera del funerale", in cui dice: "In realtà, signori, non so cosa aveva quel tipo lusinghiero che ha attirato, affascinato e dolcemente rapito i suoi ascoltatori. Ho sentito a prima vista questo fascino, mai sazio di vederlo, di sentirlo, di essere in sua compagnia, ho avuto una parte per avere la felicità nei loro cuori."