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PITTORI: Antonio Marinetti

Madonna in trono con il Bambino e i santi Agostino e Girolamo Miani

Madonna in trono con il Bambino

e i santi Agostino e Girolamo Miani

 

 

ANTONIO MARINETTI

1755-1760

Treviso, chiesa di sant'Agostino

 

Madonna in trono con il Bambino e i santi Agostino e Girolamo Emiliani

 

 

 

La pala rappresenta Agostino che mostra la sua regola a Gerolamo Emiliani dinanzi alla Vergine: la scena ricorda l'episodio miracoloso della sua liberazione dalla prigionia nel castello di Castelnuovo. Il fatto provocò una trasformazione interiore per cui si diede tutto a opere di carità (1524), offrendo generosa assistenza ai malati incurabili. Nel 1531 fonda la congregazione dei Servi dei Poveri o di Somasca, dove sorse la prima casa e dove morì nel 1537.

Gerolamo Emiliani era di famiglia patrizia veneta, sua madre era una Morosini. Ancora giovanissimo fu nominato governatore della fortezza di Castelnuovo sul Piave, dove nell'agosto 1511 fu attaccato dal La Palisse, sconfitto e catturato. Ma dalla stessa fortezza fu liberato per un intervento miracoloso che Girolamo attribuì sempre all'intervento speciale e personale della Madonna. Il fatto provocò una trasformazione interiore di Gerolamo. Terminata la guerra, nel 1516, a Girolamo venne rinnovato l'incarico di governatore a Quero, che terrà fino al 1527: in seguito ritornò a Venezia. In questo periodo la sua vita subì una svolta radicale: nuove amicizie, recupero della pratica religiosa, lettura e meditazione della Bibbia e si diede tutto a opere di carità, offrendo generosa assistenza ai malati incurabili. Poiché il numero dei suoi collaboratori aumenta, Girolamo nel 1531 cerca di dare a questo gruppo un'organizzazione, scegliendo per loro il nome di "Servi dei Poveri" una congregazione di regola agostiniana. La fonda a Somasca, dove sorse la prima casa e dove morì nel 1537. La nuova famiglia religiosa sarà approvata da papa Paolo III nel 1540; successivamente papa Pio IV la eleverà a Ordine Religioso, con il titolo di Chierici Regolari di Somasca o Padri Somaschi. Gerolamo Emiliani fu dichiarato beato nel 1747 e canonizzato nel 1767. Nel 1928 Pio XI lo proclamò "Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata", riconoscendogli il merito e l'originalità del servizio reso. L'opera di Girolamo Emiliani è proseguita dai Padri Somaschi, continuatori della Compagnia dei Servi dei poveri.

La chiesa di sant'Agostino attuale fu eretta nel XVIII secolo. Forse di origine longobarda, una prima chiesa dedicata a sant'Agostino è citata nel 1148. Antica sede parrocchiale, l'edificio fu affidato nel 1597 alla Congregazione dei Padri Somaschi, che fondò nelle vicinanze un Collegio per l'accoglienza e l'educazione della gioventù.

La chiesa medioevale fu sostituita con l'attuale con lavori a partire dal 1752 su progetto del somasco Francesco Vecelli. Conclusi i lavori, la chiesa fu consacrata nel 1767. All'interno la mirabolante forma ellittica si accorda con armonia alla esuberanza barocca degli stucchi e degli arredi. Vi vennero trasferiti gli affreschi del XV secolo, alcuni dipinti di Antonio Marinetti detto il "chiozzoto" dal suo paese di origine, di G. Bonagrazia e A. Fumiani. Le sculture lignee risalgono ai secoli XVII e XVIII, mentre l'organi Serazzi risale al 1858.

 

 

Antonio Marinetti

Noto anche come il Chioggiòtto Antonio Marinetti fu un pittore di soggetti storici e di genere nato a Chioggia verso il 1710 e morto a Venezia nel 1796. Fu scolaro e seguace di Gian Battista Tiepolo. Sue opere si trovano nelle chiese di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia.