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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Valentin MetzingerPITTORI: Valentin Metzinger
Agostino cardioforo allo scrittoio
VALENTIN METZINGER
1749
Lubiana, Galleria Nazionale di Slovenia
Agostino e il bambino sulla spiaggia
Valentin Metzinger dipinse questo interessante Agostino mentre medita sulla Trinità per la chiesa della S. Trinità di Lubiana.
Il santo ha lo sguardo rivolto verso l'alto, dove sopra una nuvola sono assisi Dio Padre, Gesù Cristo e la colomba dello Spirito Santo. L'espressione del volto esprime una intensa attenzione, quasi un'estasi nella ricerca di comprendere e tradurre in parole i sentimenti che si affollano nel suo cuore. Nella mano destra Agostino regge un cuore fiammante, mentre la mano sinistra regge il bastone pastorale. Davanti c'è un semplice tavolo dove sono deposti vari libri, di cui uno apertoo.
Ai suoi piedi un bambino sta giocando con un cucchiaio e con dell'acqua, chiaro riferimento simbolico a un episodio che ebbe molta fortuna dal medioevo in poi per sintetizzare la difficile ricerca della comprensione del mistero della Trinità da parte di Agostino.
L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del problema del Bene e del Male, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.
Ciò detto sparì, lasciando il grande filosofo nell'angoscia più completa. Secondo il parere di alcuni studiosi di parabole e leggende la narrazione potrebbe essere considerata un sogno effettivamente fantasticato dal Santo. Altri aggiungono che forse il colloquio non si sarebbe svolto esattamente come è stato raccontato, perché, prima di sparire, il Santo aveva potuto a sua volta replicare che la risposta non lo convinceva, in quanto - avrebbe obiettato - il mare e i misteri di Dio sono due realtà assai diverse. Pur impossibile, sarebbe stato teoricamente verosimile immaginare il versamento del mare in una buca e allora allo stesso modo si sarebbe potuto supporre che i misteri divini avrebbero potuto entrare in un cervello umano adatto allo scopo e se l'uomo non aveva ricevuto una mente con tali qualità la colpa sarebbe da imputare a Dio, che non aveva appunto voluto che i suoi misteri fossero concepiti dall'uomo, per lasciarlo nell'ignoranza e nel dubbio più atroci.
"Perché Dio non vuole essere capito?" avrebbe domandato il Santo al pargolo divenuto improvvisamente pensieroso. "Te lo dimostro subito" rispose il bambino dopo un momento di perplessità e così, mentre parlava, con il secchiello divenuto improvvisamente grandissimo e mostruoso, in un sol colpo raccolse l'acqua del mare, prosciugandolo, e la pose nella buca, che si allargò a dismisura fino ad inghiottire il mondo. A quella vista il Santo si svegliò con le lacrime agli occhi e capì.
Janez Valentin Metzinger
Metzinger nacque a Saint Avold in Lorena nel 1699. Pittore barocco di origini francesi tuttavia visse e lavorò in Carnia. Dal 1727 risiedette a Lubiana, ricevendo commissioni in tutta la Carnia ed anche in Croazia. Si specializzò soprattutto nella pittura di soggetti religiosi. Molto probabilmente ebbe una propria bottega dove lavoravano diversi aiuti, non sempre all'altezza della qualità artistica del maestro. La particolarità della sua pittura è la progressione nella varie fasi del ritratto: dapprima dipinge volti idealizzati, e solo in seguito le facce vengono personalizzate e rese conformi al soggetto. Gli sono state attribuite ben trecento opere, ma buona parte di esse sono andate distrutte per eventi soprattutto bellici. Metzinger ricevette molte commissioni dai monasteri francescani e buona parte dei dipinti furono eseguiti peri conventi di Brežice, Novo mesto, Kamnik, Lubiana, Nazarje e Samobor. I suoi dipinti più famosi si trovano nella chiesa di san Giuseppe. È anche l'autore dei più antichi dipinti ad olio raffiguranti la croce. Le immagini sono appese nella chiesa parrocchiale di sant'Andrea na Vachah. Morì a Lubiana nel 1759.