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PITTORI: Pedro Nolasco y Lara

San Giovanni di Dio, la fuga in Egitto e i santi Agostino e Cristoforo

San Giovanni di Dio, la fuga in Egitto e i santi Agostino e Cristoforo

 

 

PEDRO NOLASCO Y LARA

1770-1790

New York, Brooklyn Museum

 

San Giovanni di Dio, la fuga in Egitto e i santi Agostino e Cristoforo

 

 

 

La scena appartiene a un grande quadro, lungo 151 cm e alto 101, dove sono presenti contemporaneamente diverse scene fra cui questa che riguarda sant'Agostino. L'opera è stata dipinta dall'artista peruviano Pedro Nolasco y Lara. Realizzato a olio su tela il quadro venne prodotto a Cuzco nel Settecento in piena epoca coloniale.

Al centro del quadro si erge poderosa la figura di san Giovanni di Dio (1495-1550) che porta in braccio amorevolmente il Cristo Bambino. Una seconda scena in basso a sinistra raffigura la fuga in Egitto della sacra Famiglia con un asinello mentre passano un ponte che attraversa un fiume. Una terza scena a destra presenta san Cristoforo mentre attraversa uno specchio d'acqua profonda con sulle spalle il Bambino Gesù e lo traghetta fino a riva. La quarta scena ci presenta la figura di Agostino in ginocchio vestito da monaco agostiniano dinanzi a una fonte d'acqua mentre prega volgendo lo sguardo verso il Bambino Gesù che gli si presenta proprio dove sgorga l'acqua.

La scena si svolge in un paesaggio bucolico con un gregge di armenti che pascola su un pianoro sorvegliato da un pastore accovacciato sotto un albero. Alle spalle di Agostino si sviluppa una foresta di alberi che hanno il carattere della vegetazione sudamericana, così come i pittoreschi e coloratissimi uccelli che popolano gli alberi.

 

E' difficile inquadrare questo episodio nell'iconografia agostiniana. Il rimando più semplice è quello all'episodio leggendario in cui incontra un fanciullo che versa dell'acqua in una buca in riva al mare. L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.