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PITTORI: Martin Anton Seltenhorn

Agostino fra il sangue di Cristo e il latte della Vergine

Agostino fra il sangue di Cristo e il latte della Vergine

 

 

MARTIN ANTON SELTENHORN

1777-1778

Gars am Inn, chiesa della Assunzione della Vergine Maria e San Radegundo

 

Agostino fra il sangue di Cristo e il latte della Vergine

 

 

 

Il tema principale che è stato trattato nel ciclo pittorico della chiesa è la Glorificazione dell'Eucaristia attraverso i quattro continenti. Circondato dalla luce, l'ostensorio con l'ostia è in mezzo ad angeli musicanti e cherubini. Sotto le nuvole, sulla terra, la rappresentazione è incorniciata da una piramide sulla sinistra ed un arco architettonico sulla destra. In primo piano le personificazioni dei quattro continenti si inginocchiano. Sono accompagnati da un elefante, un cammello, un'aquila, un coccodrillo. L'Europa è raffigurata come un potente sovrano in armatura. Il suo servo tiene in mano la corona e lo scettro. L'America, sulla destra dietro, indossa una corona di piume e una gonna di piume ed è protetta da un grande ombrello. A sinistra, l'Africa e l'Asia adorano l'Eucaristia. Mentre l'Asia ha piegato le mani alla preghiera, le braccia dell'Africa sono tese verso il cielo.

Nelle cappelle della navata troviamo altri dipinti: nella prima c'è la raffigurazione del monastero di Gars dedicato a Santa Cecilia. Nella seconda troviamo gli alberi da frutto San Radegundo, quindi le rose e le ghirlande della Madonna del Rosario. Segue la Visione di Sant'Agostino, che come gli altri dipinti è stato restaurato nel 1895-1897. La scena che vede protagonista Agostino, vestita da vescovo, in ginocchio con un cuore nella mano sinistra, riprende una leggenda medioevale che lo vede indeciso fra il sangue di Cristo e il latte della Vergine.

L'episodio è relativo a una leggenda che nasce probabilmente in Italia. Diversi pittori si sono ispirati a essa che trae spunto da passi delle sue meditazioni: il santo è presentato innanzi al Cristo crocefisso ed alla Vergine, mentre, pregando, si domanda: "Hinc a vulnere pascor", e, volgendosi verso Maria, soggiunge: "Hinc lactor ab Ubere", concludendo: "Positus in medio quod me vertere nescio, Dicam ergo Jesu Maria miserere". Sembra che l'episodio prenda spunto da un passo della S. Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S. R. E. doctoris vita di Cornelius Lancelotz (1574-1622) O.S.A. edito ad Anversa nel 1616.

Lancillottus scrive, riportando parole apocrife di Agostino: "Positus in medio quo me vertam nescio. Hinc pascor a vulnere, hinc lactor ab ubere." La medesima scritta fu riportata da Francesco Francia e poi da Kartarius, un incisore nativo di Viterbo, che lavorò a Roma fra il 1560 e il 1570, nella sua stampa della Vita di Agostino edita nel 1570.

 

 

Martin Anton Seltenhorn

Nasce nel 1741. Circa sette anni dopo avere affrescato la chiesa di sant'Erasmo, Martin Anton si impegna a realizzare un ciclo per i Canonici Agostiniani di Gars am Inn. Nella loro chiesa sviluppa una composizione dei continenti. Muore nel 1809.