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PITTORI: Giotto di Bondone

Sant'Agostino

Sant'Agostino

 

 

GIOTTO DI BONDONE

1307-1308

Assisi, Basilica di S. Francesco, Basilica inferiore

 

Sant'Agostino

 

 

 

Questo affresco che si trova ad Assisi nella Basilica inferiore della Basilica di S. Francesco, è attribuito a Giotto che lo dipinse nella cappella della Maddalena, nell'imbotte dell'arcone d'ingresso.

La basilica di San Francesco è formata da due chiese sovrapposte, la basilica inferiore ha una pianta articolata e presenta una serie di cappelle affrescate da diversi artisti.

Nel dipinto di Assisi sant'Agostino è raffigurato come un vecchio e anziano religioso sacerdote con l'aureola in testa. Il suo viso denota una profonda ricchezza interiore che è amplificata dalla posizione del corpo e dalla profondità dello sguardo degli occhi.

La Cappella della Maddalena, nella Basilica Inferiore di San Francesco in Assisi, fu affrescata da Giotto e dalla sua bottega nel 1307-1308, su commissione di Teobaldo Pontano, vescovo di Assisi dal 1296 al 1329.

La Maddalena è stata sempre considerata la patrona degli eremiti, per aver condotto vita monastica e penitenziale, secondo la tradizione, nella grotta detta La Sainte Baume, in Francia. Francesco d'Assisi ha avuto una particolare venerazione per Maria Maddalena alla quale erano dedicati alcuni degli eremi nei quali si ritirava.

 

 

Giotto di Bondone

Giotto è forse il diminutivo di Ambrogio o Angiolo. Nacque a Vespignano di Vicchio nel Mugello da una famiglia di contadini che, come molte altre, si era inurbata a Firenze. Si racconta che egli venisse notato da Cimabue mentre ritraeva il suo gregge sui sassi e venisse preso dal maestro a bottega.

Le sue prime esperienze artistiche, per stile e composizione, avvalorano la tesi che il suo maestro sia stato proprio Cenni di Pepo, detto Cimabue, iscritto alla potente Arte della Lana, che abitava nella parrocchia di Santa Maria Novella.. 

Ben presto egli iniziò a dipingere per conto proprio. Sono del 1290, infatti, le "Storie di Isacco" affrescate in Assisi. In breve tempo egli divenne a sua volta maestro e il suo stile innovativo iniziò lentamente ad affermarsi.

La prima volta che Giotto venne ufficialmente nominato è in un documento che reca la data 1309, nel quale si registra che Palmerino di Guido restituisce in Assisi un prestito a nome suo e del pittore.

Nel 1287, intanto, Giotto si sposò con Ciuta di Lapo del Pela, dalla quale ebbe cinque figli: quattro femmine e un maschio. Negli anni a cavallo tra il Duecento e il Trecento, il maestro si divise tra Roma e Assisi. Giotto è stato l'iniziatore di uno stile nuovo dell'arte figurativa italiana e fu un modello per i pittori rinascimentali. Artista molto produttivo e famoso tra i suoi contemporanei, le sue opere sono diventate un parametro di riferimento fondamentale per l'arte italiana.