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PITTORI: Niccolò di Segna

San Bartolomeo, San Giovanni Evangelista e sant'Agostino

Bartolomeo, San Giovanni Evangelista

e sant'Agostino

 

 

NICCOLO' DI SEGNA

1331-1345

Siena, Pinacoteca Nazionale

 

San Bartolomeo, San Giovanni Evangelista e sant'Agostino

 

 

 

La tavola di Niccolò da Segna si trova a  Siena, presso la inacoteca Nazionale e raffigura san Bartolomeo, san Giovanni Evangelista e sant'Agostino.

L'opera del pittore trecentesco è senz'altro una scomparto di un polittico di ben più vaste dimensioni. La tavola misura cm 118 in altezza e cm 114 in larghezza.

Nelle due nicchie superiori troviamo le immagini di san Bartolomeo e sant'Agostino, qui riprodotto nella sua tipica raffigurazione di vescovo e Dottore della Chiesa. Il santo abbozza una benedizione con la mano destra mentre con la sinistra regge un gran libro chiuso.

Nella nicchia inferiore di ben più ampie dimensioni troviamo infine san Giovanni Evangelista, che sovente viene associato al santo vescovo di Ippona.

Niccolò di Segna ha svolto la sua attività documentata dal 1298 al 1331 circa. Fra le sue opere, in ordine cronologico, ricordiamo, nel 1306, la pittura di una tavoletta per la Magistratura della Biccherna situato nel Palazzo Pubblico di Siena. Nel 1317 lo troviamo a dipingere un pannello per l'altare del convento di Lecceto e nel 1319 lavora nel Palazzo Pubblico dipingendo la figura della Vergine. Nel 1321 dipinge un pannello ancora per il Palazzo Pubblico. Figlio di Segna di Bonaventura, Niccolò di Segna così come il fratello Francesco di Segna di Bonaventura sono stati esponenti di spicco della cosiddetta scuola senese. Seguendo la lezione di Duccio, Segna di Bonaventura caratterizzai suoi disegni con ritmi graziosi e curvilinei e impercettibili miscele di colori. Tre grandi Collezioni pubbliche, la Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, l'Honolulu Academy of Arts e il North Carolina Museum of Art posseggono dipinti di Segna di Bonaventura. Si conserva anche un suo Crocifisso a Massa marittima che è stato dipinto nella Sala del Capitolo, detta Definitorio, mentre all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore si scopre una sua tavola che raffigura la Madonna col Bambino.

 

 

Niccolò di Segna

Nasce a Siena in un anno imprecisato a cavallo fra il Duecento e il Trecento. La sua attività è discretamente documentata a partire dal 1331. La sua cifra stilistica fu influenzata da Duccio di Buoninsegna e da Simone Martini. Si sa che collaborò con Pietro Lorenzetti agli affreschi della basilica dei Servi e dipinse anche alcune Storie di santa Fina nella collegiata di San Gimignano.

Esponente della scuola senese, fu inizialmente allievo del padre Segna di Buonaventura. Gli sono stati attribuiti numerosi dipinti e un suo Crocifisso conservato alla pinacoteca di Siena è firmato e datato 1345: probabilmente si tratta di una delle sue ultime opere, poiché non si hanno più notizie di lui dopo tale data.