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Tematiche iconografiche agostiniane: Prega per i suoi detrattori

Prega per i suoi detrattori

Prega per i suoi detrattori

 

 

AGOSTINO PREGA PER I SUOI DETRATTORI

 

 

 

Tre subditi Augustini borbottano e confabulano fra loro a sinistra con male parole, mentre Agostino in ginocchio ai piedi di una collina come davanti ad un altare, invoca con le mani giunte: Obsecro te Domine, sana et revoca.

Sono le stesse parole che troviamo scritta mentre Dio appare fra le nuvole ed ascolta la sua preghiera.

PSEUDO AGOSTINO, Ad fratres in heremo, Sermo VI

 

 

O Dio, creatore dell'universo, concedimi prima di tutto che io ti preghi bene, quindi che mi renda degno di essere esaudito, ed infine di ottenere da te la redenzione.

O Dio, per la cui potenza tutte le cose che da sé non sarebbero, si muovono verso l'essere; o Dio, il quale non permetti che cessi d'essere neanche quella realtà i cui elementi hanno in sé le condizioni di distruggersi a vicenda; o Dio, che hai creato dal nulla questo mondo di cui gli occhi di tutti avvertono l'alta armonia; o Dio, che non fai il male ma lo permetti perché non avvenga il male peggiore; o Dio, che manifesti a pochi, i quali si rivolgono a ciò che veramente è, che il male non è reale.

AGOSTINO, Soliloqui 1, 1, 2-6

 

 

 

Le rappresentazioni di Agostino che prega per i suoi detrattori

Historia Augustini (1430-1440) a Berlino, Gabinetto delle Stampe

Manoscritto ms. 1483 Vita Sancti Augustini Imaginibus adornata (1450-1490)  a Boston, Public Library