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Salva il duca di Mantova
SALVA IL DUCA DI MANTOVA
L'episodio viene ricordato da alcuni autori medioevali. In particolare si citano:
IOSEPHUS PAMPHILUS, vescovo di Siena, Chronicon Ordinis Eremitarum ad annum 1400
PAULUS LULNIUS BERGOMENSIS (morto nel 1484), Apologia pro ordine nostro, Roma, 1479
"Fece ottenere una gran vittoria a Francesco Gonzaga Marchese di Mantoa, il quale l'hauea in suo aiuto chiamato contro i popoli della Liguria, li quali in grosso numero s'erano contro di lui mossi."
Da Luigi Torelli, Ristretto delle Vite de gli Huomini e delle Donne Illustri in santità Et altri famosi soggetti per rara e singolare bontà Insigni e Venerabili dell'Ordine Agostiniano ... diviso in sei centurie. I Centuria pag. 18
Memorable es el milagro, con que favoreció à su devoto Francisco Gonzaga, Marquès de Mantua. Auiados años, que andava en continua guerra con Filipo Galeacio, Duque de Milàn, y con Ginovees: y llegando yà los lances al vltimo rompimiento, fe hallava congojado el Marquès por la incertidumbre del sucesso. Aparecioele San Augutin; animandole; y prometiendole saldria vencedor de sus enemigos.
Confiado en Dios, y en su Abogado, sacó el valorofo Marques su exercito, y prefentò la batalla. Pero apenas los Milaneses decubrieron à sus contrarios, quando les sobrevino tan no imaginado terror, y espanto; que sin atender à su reputacion, bolvieronteme temerosos las epaldas; dexando el campo lleno de ricos depojos: que recogió el de Mantua; y se bolviò alegre, y triunfante à su patria.
Y reconocido albeneficio,y alegre presagio, con que San Augutin le assegurò la victoria, le hizo voto por si, y por sus sucesores de celebrar su fieta con grande aparato, y folemnidad todos los años. Y asi desde entonces se haze vna celebre procesion al Monafterio de los Frayles Augutinos; asistiendo a ella, si se halla en la Ciudad, el Marquès (que oy tiene titulo de Duque) y ofrece al Santo Doctor vn frontal, con ciertacantidad de moneda. Y para perpetua memoria de este hecho, mandó pintar en las puertas de la Ciudad este milagrofo caso; y a San Augutin con habito Pontífical sobre el de su Eremitica Religion.
Osendieronse de vno, y otro los Canonigos Reglares; y dando la quexa al Marquès; como este Principe fuesse muy benigno, y de loables costumbres, les repondió con agrado: No puedo dexar de moftrarme reconocido a estos Padres; como hijos, que son de S. Auguftin; pues en fu habito, y no en el vuetro, le vi dos vezes el mesmo dia, que consegui tan glorioa viétoria por su intercesion, y merecimientos.
Testo tratto da la VIDA DE L'ADMIRABLE DOCTOR DE LA IGLESIA S.AVGVSTIN, FVNDADOR DE LA ORDEN DE LOS ERMITANOS, QVE ... POR SV NOMBRE SE LLAMAN AVGVSTINOS. SACADA A LVZ DE SVS MESMAS OBRAS. POR EL PADRE FRA Y FRANCISCO de Ribera, Maetro en Santa Teologia, Hijo del Real Convento de San Felipe de Madrid, de la mema Orden.
EN MADRID: En la Imprenta de Bernardo de Villa Diego, Impresor de su Magestad, Año M.DC.LXXXIIII
Assisté due volte il Marchese Gio: Francesco Gonzaga in battaglie pericolosissime, facendogli riportar vittoria, e contro i Genovesi, e contro il Duca di Milano.
Grandi Vittore Silvio, VITA DELL' DOTTOR DELLA CHIESA S. AURELIO AGOSTINO, VESCOVO DI BONA IN AFRICA. VNITEVI LE CONFESSIONI E REGOLA DEL MEDESIMO S. PADRE, COLLA STORIA E CONFUTAZIONE DOGMATICA DELLE ERESIE MANICHEA, DONATISTA E PELAGIANA; E COLL'INDICE DELLE CONGREGAZIONI MILITANTI SOTTO IL SUO INSTITUTO E DI TUTTI GLI LIBRI DA LUI DATI ALLA LUCE, Venezia 1712, pag. 298
Questi autori raccontano le gesta militari di Franciscus Gonzaga Mantuae Dux sanctum Augustinum nigra veste zonaque scortea indutum videt cum contra infestos sibi Ligures ad opis eius perfugium bis pervolasset. Agostino appare tra le nuvole tra le preghiere del duca di Mantova e lo fa trionfare sui nemici invasori.
La battaglia a cui si riferisce la memoria storica molto probabilmente è quella che si svolse per il controllo di Governolo. Questa battaglia che si svolse il 28 agosto 1397 è uno degli episodi che contrappose la lega dei principi italiani nella guerra contro i Visconti. Francesco Gonzaga, capitano del popolo di Mantova, dopo l'entrata dei Milanesi, condotti da Jacopo Dal Verme, nel serraglio di Mantova, si era rifugiato a Governolo. Qui subì l'assedio delle truppe milanesi di terra, mentre la flottiglia del duca di Milano stazionava nel Po. Carlo Malatesta, alleato dei Gonzaga, era corso nel frattempo a Venezia, Ferrara e Bologna per chiedere aiuto per il Gonzaga. Riuscì a ottenere le truppe di Francesco Novello da Carrara, signore di Padova, mentre Venezia intervenne con sette galee e molte barche, Ferrara mise a disposizione galeoni e Bologna garantì cinquecento lance agli ordini del conte Giovanni da Barbiano. Questa forza d'armi mosse in aiuto di Governolo. Carlo Malatesta, alla testa delle truppe, passato il Po a Bondeno, attaccò improvvisamente le modeste truppe del Biancardo e la sconfisse, riuscendo a liberare Governolo. A Governolo giunse anche il duca di Mantova e, data battaglia al Biancardo, lo sbaragliò. Ferraresi e Mantovani assalirono successivamente le navi dei Milanesi mettendole in rotta. Dopo questi eventi, il grosso dell'esercito di Jacopo Dal Verme, accampato nel serraglio di Mantova, abbandonò viveri e bagagli e si diede alla fuga. Caddero così nelle mani dei vincitori oltre duemila cavalli e cinquanta navi armate.
Francesco I Gonzaga (Mantova, 1366 - Cavriana, 1407) fu un condottiero italiano e IV capitano di Mantova. Succeduto nel 1382 al padre Ludovico II Gonzaga, per mantenere il potere, dovette spesso oscillare tra la Repubblica di Venezia e la sempre più potente famiglia dei Visconti di Milano. Nel 1380 sposò con Agnese, figlia di Bernabò Visconti, che fece tuttavia pubblica decapitare nel 1391 dopo un'accusa, con ogni probabilità fasulla, di adulterio. Nel 1383 ottenne da Venceslao di Lussemburgo la nomina a vicario per sé e "per i suoi eredi maschi legittimi e successori" della città di Mantova.
Nel 1393 Francesco Gonzaga sposò in seconde nozze Margherita Malatesta. Nel 1394 ricevette da papa Bonifacio IX il titolo di conte di Gonzaga e in quello stesso anno l'imperatore Venceslao IV, re di Boemia, gli concesse di inquartare lo stemma dei Gonzaga del leone di Boemia. Dopo la morte della moglie nel 1399, intraprese un pellegrinaggio in Terra Santa.
Ottenne il titolo di marchese da Venceslao nel 1403. Francesco morì nel 1407 nel suo castello di Cavriana e venne sepolto nella chiesa di San Francesco, sepolcreto di famiglia.
iconografia di Agostino che Salva il duca di Mantova
Fanzago Cosimo 1591-1678) a Napoli, Museo Certosa di San Martino, Stalli dalla chiesa di S. Agostino
Schelte di Bolswert (1624) a Parigi, edizione a stampa
Dominguez Miguel Montelaisia (1624-1626) a Antequera, chiesa di sant'Agostino
Perini Giovanni (1625-1705) a Firenze, Chiostro dei Morti del Convento di S. Spirito
Begni Giulio Cesare (1640) a Fano, Convento S. Agostino, chiostro
Miguel de Santiago (1656) a Quito, monastero agostiniano
Guasparini Giuseppe (1669) a Cortona, chiostro convento S. Agostino
Nettl Jiri Matej (1699) a Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře
Muller Johann Sigmund (1705-1707) a Třeboň, monastero agostiniano, chiostro
Waldmann Johann-Joseph (1708-1709) a Rattenberg, convento agostiniano