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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino e san Benedetto

San Benedetto

 

San Benedetto

 

 

AGOSTINO E SAN BENEDETTO

 

 

 

La figura di san Benedetto affonda nel mistero. Della sua vita si conosce solo quello che viene riferito nel secondo libro dei Dialoghi di san Gregorio Magno (che morì nel 604). Della sua dottrina e della sua personalità, nulla più di quanto ce ne fa conoscere la sua Regola. Benedetto, originario di Norcia, apparteneva a nobile famiglia di tradizione cristiana, dato che sua sorella Scolastica si consacrò a Dio sin dalla sua fanciullezza. Dopo un viaggio a Roma, si stabilì da eremita a Subiaco a 75 km dalla città. La sua regola dei monaci è un capolavoro di discernimento e di chiarezza. Le disposizioni pratiche del capitolo III e dei capitoli VIII-LXVII hanno fra le loro fonti Agostino, Basilio e le Regole dei Padri e di Cassiano.

La creazione della regola benedettina (famoso il motto "Ora et Labora" che racchiude lo stile di vita dei monaci benedettini impegnati nel servizio di Dio attraverso la preghiera e fedeli al lavoro come momento di generosa solidarietà con l’uomo che faticosamente realizza se stesso riconoscendo nel creato la provvidenza di Dio) e la fondazione, dai parte dei monaci seguaci di San Benedetto, di numerosi monasteri in Italia ed in Europa, portarono ad un lungo e fruttuoso processo di evangelizzazione dei popoli barbarici, traghettando per secoli l’Europa intera attraverso i periodi più bui della sua storia.

 

 

Le rappresentazioni iconografiche di Agostino e san Benedetto

Filippo Lippi (1452-1464) a New York, Metropolitan Museum of Art

Braccesco Carlo (1490-1500) a Parigi, Museo del Louvre

Scuola veronese (1590-1610) a Padova, chiesa di S. Luca

Ugolini Agostino (1783) a Lendinara, Duomo di santa Sofia