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BEAti dell'Ordine Agostiniano: Agostino da Ancona

Immagine a stampa di Agostino vescovo

 

Immagine a stampa di Agostino vescovo

 

 

AGOSTINO DA ANCONA

1243 - 1328

 

 

da LANTERI, Illustriores Viri Augustinienses qui sanctitate et doctrina fluoruerunt, Tolentino, I, 1858, 74-77).

 

Il Beato Agostino Trionfo, nato ad Ancona nel 1243 da nobilissima famiglia, entrò a diciotto anni nell'Ordine degli Eremitani per opera dello zio, il venerabile Padre Guglielmo Trionfo agostiniano, che aveva notato l'ottima indole e l'eccellente ingegno del nipote. Dopo un lodevole tirocinio, sotto la guida dell'eruditissimo Padre Maestro Leonardo da Viterbo, si avanzò nelle discipline filosofiche con risultati incredibili. Inviato a Parigi per studiare teologia, ebbe come maestro Tommaso d'Aquino e come condiscepolo il nostro dottore Egidio Colonna ... e non molto tempo dopo con- segui la laurea dottorale. Ottenuta poi la cattedra alla Sorbona, con somma ammirazione generale spiegò pubblicamente la Teologia. Nell'ufficio dell'insegnamento acquisì tanta fama di uomo dottissimo da essere designato da Gregorio X come sostituto di Tommaso d'Aquino, morto mentre era in procinto di recarsi al secondo concilio di Lione, sebbene avesse solo 31 anni. In seguito... essendo si diffusa la sua fama in tutta Europa, Carlo II re di Napoli, desideroso di conoscere un uomo siffatto, inviò i suoi ambasciatori ad Ancona con la flotta, e somma gloria del Trionfo, affinché rendessero omaggio a lui, già ritornato in Patria, do- ve era intento a scrivere nuovi volumi di profonda sapienza, e lo portassero con grandi onori alla corte reale di Napoli. Qui per la sua dottrina e santità acquisì somma grazia presso re Carlo e suo figlio Roberto, e a tal punto fu caro ad entrambi da essere utilizzato prima dal padre, e poi, morto questo, dal figlio, come intimo consigliere e ambasciatore presso vari Principi in Italia e fuori per importantissime questioni. Desideroso di diffondere la Religione agostiniana... ottenne sia da Carlo II che da Roberto di edificare tanti conventi nella provincia di Calabria che questa, che prima per la scarsità di Case dell'Ordine era considerata all'ultimo posto tra le province, poi grazie al solo Trionfo fu posta tra le prime per la moltitudine di conventi.

Nell'anno 1328 / il due aprile / indizione XI/mori il Beato Agostino Trionfo / de Ancona / maestro .in Sacra Pagina» / dell'Ordine dei Frati Eremitani di S. Agostino / che visse 85 anni e con il suo angelico ingegno produsse 26 volumi di libri / santo in vita, famoso nella scienza / perciò tutti debbono seguire /tale uomo che fu specchio di religione.

Queste sono le opere egrege dell'uomo sapientissimo:

1) Summa sul potere ecclesiastico a Giovanni XXII.

2) Sul "Missus est", sul Saluto Angelico e il cantico del Magnificat.

3) Sull'orazione domenicale.

4) Sulla cognizione dell'anima e libri di Metafisica.

5) Sul predicato del genere e della specie.

6) Distruzione dell'Albero Porfiriano.

7) Esposizione del decretale Firmiter, cioè circa le due nature nella persona di Cristo, a stampa.

8) Commento dei quattro Evangelisti, di Ezechiele, degli Atti degli Apostoli, di tutte le Epistole di S. Paolo e dell' Apocalisse.

9) Catena dei padri negli Atti degli Apostoli.

10) Lo stesso su tutte le Epistole di S. Paolo.

11) "Quodlibet" difesi pubblicamente a Parigi.

12) Sui quattro libri delle Sentenze.

13) Contro gli indovini e i veggenti.

14) Sul fatto dei Templari.

15) Sul cantico spirituale o le dieci corde.

16) Sull'ingresso nella Terra promessa.

17) Sulla consolazione delle anime beate.

18) Sul potere del S. Collegio alla morte del Papa.

19) Sul potere dei Prelati.

20) Sul tesoro della Chiesa.

21) Sul sacerdozio, sul regno e sulla donazione di Costantino.

22) Sulla nascita dell'Impero romano.

23) Sermoni domenicali e sermoni sui Santi del Clero.

24) Sull'amore dello Spirito Santo.

25) Sullo Spirito Santo i Greci.

26) Sulla predestinazione e la prescienza.

27) Sul libero arbitrio.

28) Sulla resurrezione dei morti.

29) Commento ai libri dei Priori e dei Posteriori di Aristotele.

30) Commento ai dodici libri della Metafisica. E altri.

Agostino iniziò il "Milleloquium" ma non potè finirlo perché venne a morte; lo compì il suo discepolo e nostro frate Bartolomeo da Urbino».