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BEAti dell'Ordine Agostiniano: BEATI LECCETANI

Brunettus pratensis in un affresco a Lecceto

 

Brunettus pratensis in un affresco a Lecceto

 

 

I BEATI LECCETANI

 

 

 

L'Eremo di Lecceto si trova a pochi chilometri da Siena, nell'incantevole panorama delle colline toscane, dove ogni paese, ogni borgo, ogni casa parla di storia e di arte. Lecceto è un simbolo tra i più significativi ed efficaci della spiritualità agostiniana, reso oggi vivo e palpitante dalla presenza permanente di una comunità di monache agostiniane di vita contemplativa. Come tante altre fondazione religiose l'origine dell'eremo di Lecceto si confonde tra storia e leggenda. Divenuto convento agostiniano intorno al 1244, nel 1387 dà inizio al movimento di riforma all'interno dell'Ordine.

La riforma leccetana privilegia la dimensione contemplativa e ascetica dell'Ordine, insidiata nei secoli XIV e XV dal secolarismo e dalla mondanità che penetrano nelle comunità agostiniane, aperte al tentativo di recuperare la cultura e la sensibilità nuova dell'umanesimo e del rinascimento. Numerosi frati da varie parti d'Italia e d'Europa chiedono di andare a vivere a Lecceto. Santa Caterina da Siena trova lì il suo confessore; da lì chiama i frati da inviare a Roma per aiutare il papa nel tentativo di riformare la Chiesa. San Bernardino da Siena frequenta abitualmente l'eremo.

Attorno a queste grandi figure nasce la leggenda. A poche centinaia di metri dall'eremo, dove i frati vivono in comunità, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione, al lavoro, allo studio e alla predicazione, ci sono grotte scavate nel tufo nelle quali chi lo desidera può trascorrere giorni di deserto e di raccoglimento assoluto, portando con sé "un poco di pane e di sale", soli con se stessi, con la natura e con Dio. In un grande quadro che si conserva nell'eremo è dipinto l'albero genealogico della santità fiorita a Lecceto: vi appaiono 25 nomi di altrettanti frati considerati beati della devozione popolare.

Questa fiorente spiritualità in terra senese finisce nel 1808, quando le leggi napoleoniche sopprimono la comunità religiosa e confiscano il convento. L'eremo passa nel 1816 in proprietà alla diocesi di Siena che lo utilizza d'estate per le vacanze dei seminaristi. Ma nel 1972 un piccolo manipolo di coraggiose suore agostiniane, provenienti da Siena, sfidando le difficoltà e l'abbandono di due secoli, riesce a rifondare a Lecceto una vita spirituale comunitaria.