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BEAti dell'Ordine Agostiniano: PIETRO SALIMBENI

Immagine del Palazzo Salimbeni a Siena

 

Palazzo Salimbeni a Siena

 

 

Beato PIETRO SALIMBENI

(... - 1330)

 

 

 

Nell'eremo di Lecceto in Toscana, tra l'abbondante fioritura di uomini consacrati a Cristo nella Regola di S. Agostino, troviamo anche il beato Pietro Salimbeni. Veniva da una delle famiglie nobili senesi, nota per il prestigio politico, che difendeva armi in pugno. Forse impressionato dagli eccessi delle lotte civili fra guelfi e ghibellini, il beato Pietro lasciò la famiglia e si rifugiò a Lecceto. La scelta del giovane fu responsabile e il suo soggiorno a Lecceto fu improntato a seguire gli insegnamenti di Agostino.

Si impegnò nello studio, nell'apostolato, nella predicazione. Dal pulpito richiamò alla riconciliazione delle fazioni avversarie e bollava le turbolenze e le intemperanze. Nel 1280 ebbe la consolazione di vedere la pace rifiorire in Siena, che conobbe una grande espansione economica. La tregua però durò poco e le armi furono riprese proprio fra i Tolomei e i Salimbeni suoi familiari. Dal pulpito si scagliò contro le due fazioni e con parole vibranti tuonò minacce a entrambi. Esse si verificarono puntualmente, tanto che gli venne l'appellativo di predicatore profetico. Una virtù preminente in lui era la premura con cui assisteva i confratelli infermi.

Li serviva con tal garbo e amorevolezza da far dimenticare loro il male opprimente. Riaccendeva in essi la speranza e ridonava la luce del sorriso. Li ricaricava di ottimismo e di sereno abbandono alla volontà di Dio. Morì santamente nel 1330. Fu invocato paciere contro le armi fratricide.