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Chiese agostiniane NEGLI STATI UNITI: Dauphin

La lapide che ricorda l'origine della chiesa di santa Monica

Lapide della chiesa di S. Monica

 

 

LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A DAUPHIN

 

 

 

La chiesa sorge a Dauphin Island, un'isola nella baia di Mobile alla foce del fiume Alabama. La chiesa è dedicata a santa Monica ed al suo interno si conservano alcune immagini a mosaico che descrivono scene della vita della santa madre di Agostino. Vi si riconoscono gli episodi della fuga di Agostino da Cartagine, la conversione di Agostino e la morte di Monica.

La chiesa sorge a Dauphin Island, un'isola nella baia di Mobile alla foce del fiume Alabama. La chiesa appartiene alla Diocesi di Mobile-Birmingham nello stato dell'Alabama.

 

 

Il Mosaico di santa Monica

Questa bella rappresentazione di Monica si trova nella chiesa. La figura di Monica si inserisce in un contesto molto più ampio che narra la vicissitudini di questa santa nel suo paziente percorso di educazione al cristianesimo condotto con amorevolezza nei confronti del figlio Agostino. Monica ha un viso giovanile, la testa contornata da un'aureola e un elegante tunica azzurra che si addice cromaticamente allo sfondo azzurro che richiama il mare. E' in atteggiamento di preghiera con lo sguardo rivolto verso il cielo mentre Agostino, in ginocchio, riceve la benedizione di un vescovo. Nel grande mosaico si possono riconoscere anche gli episodi della fuga di Agostino da Cartagine e la morte di Monica. Sulla destra si può osservare il sacro cuore infiammato, uno dei più famosi e diffusi simboli agostiniani che sottolinea il grande amore del santo per la Trinità.

La lapide che ricorda l'origine della chiesa di santa Monica

Il grande Mosaico con scene della vita di S. Monica

La scena raffigurata in alto a sinistra di questo mosaico richiama un episodio drammatico che viene narrato da Agostino nelle Confessioni: " ... mia madre pianse disperatamente la mia partenza e mi seguì fino al mare. Dovetti ingannarla, perché cercava di trattenermi con la forza e costringermi o a rinunciare o a prenderla con me: e finsi di voler solo andare a tener compagnia a un amico che stava per partire, in attesa che si levasse il vento. Ho mentito a mia madre, a quella madre: e sono fuggito. Sì, e anche questo tu mi hai condonato se la tua indulgenza poi mi salvò dalle acque del mare, pieno di sozzure com'ero, per preservarmi all'acqua della tua grazia: quando scorrendo su di me fece asciugare i fiumi di lacrime di cui mia madre ogni giorno ti irrigava il suolo ai suoi piedi. Eppure, poiché si rifiutava di tornare a casa senza di me, io la convinsi a fatica a passare la notte in un luogo vicino alla nostra nave, una cappella dedicata al beato Cipriano. Ma quella notte io partii clandestinamente e lei rimase a piangere e a pregare. E cosa ti chiedeva, Dio mio, fra tante lacrime, se non che tu mi impedissi di prendere il mare? Ma nella profondità del tuo pensiero tu esaudisti la sostanza del suo desiderio, senza curarti della preghiera del momento, per far di me quello che lei ti aveva sempre chiesto. Il vento si levò e ci gonfiò le vele, e il lido scompariva ai nostri occhi, quel mattino, quando lei pazza di dolore ti tempestava le orecchie di lamenti e gemiti. Tu nella tua sprezzante indifferenza intanto mi strappavi alle mie passioni per stroncarle, e lasciare che un giusto staffile di dolore punisse quel suo carnale struggimento. Amava avermi con sé, come tutte le madri, ma molto più della gran maggioranza di loro; e non sapeva quali gioie tu le avresti fatto nascere dalla mia assenza." Mentre sullo sfondo la nave si allontana, Monica in piedi con lo sguardo accompagna la fuga di Agostino verso Roma. Nel grande mosaico si possono riconoscere anche gli episodi della conversione di Agostino e la morte di Monica.