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Conventi agostiniani FRANCESI: Bourg en Bresse

Facciata principale della chiesa a ovest con in primo piano sul sagrato la meridiana

Facciata principale della chiesa a ovest

 

 

IL MONASTERO REALE DI BROU A BOURG EN BRESSE

 

 

 

Margherita d'Austria, figlia dell'imperatore Massimiliano I e nipote di Carlo il Temerario, rimase vedova a soli ventiquattro anni di un principe affascinante, il duca di Savoia. Decise allora di far erigere alle porte di Bourg-en-Bresse il monastero reale di Brou, destinato ad accogliere tre tombe sontuose: quelle di Filiberto il Bello e della madre, nonché la propria. Nominata nel 1506 reggente d'Olanda per conto del nipote, Carlo V, vegliò ugualmente da Malines sulla progressione di questa immensa opera, rapidamente realizzata in venticinque anni (1506-1532), e fece in modo che vi contribuissero i migliori capi cantiere e artisti di Francia e delle Fiandre.

La chiesa, costruita dal 1513 al 1532, è un gioiello di stile gotico fiammeggiante, dall'alta copertura di tegole smaltate e colorate. Le tombe, la pala d'altare, le statue e gli stalli ne fanno un eccezionale "museo" della scultura fiamminga del XVI secolo. Le fastose vetrate istoriate sono rimaste intatte. All'interno, l'edificio è inondato da una luce abbondante che gioca sulla pietra di color bianco dorato. La navata, pura e sobria, contrasta con il jubé ornato di merletti in pietra. Il coro costituisce il fulcro della chiesa: vi è infatti concentrato tutto il fulgore decorativo, dal pavimento alle volte, attorno alle tombe e nella cappella di Margherita d'Austria.

Il monastero, costruito dal 1506 al 1512 per ospitare i monaci agostiniani incaricati di pregare per i principi sepolti a Brou, ha sempre suscitato ammirazione per le sue dimensioni e bellezza. Questo eccezionale monastero presenta tre chiostri a due piani con gallerie alte e basse, immense sale a volta ogivale al pianterreno, spaziose celle al primo piano, dépendance pratiche e numerose. Il tutto su una superficie maggiore di 4.000 mq destinata a ospitare una ventina di monaci, che occuparono il monastero fino alla Rivoluzione.

 

  APPROFONDIMENTO

La chiesa e il chiostro

galleria fotografica

 

Il museo di Brou, che accoglie ricche collezioni d'arte francese, fiamminga e italiana del periodo compreso tra il XVI e il XX secolo, è stato sistemato nelle sale del monastero: mostre temporanee nelle sale capitolari, sculture dal XV al XVII secolo nel refettorio, collezioni pittoriche nelle celle monastiche, arti decorative nelle dépendance.

Spicca un bel complesso artistico realizzato negli antichi Paesi Bassi all'epoca di Margherita d'Austria. Si noteranno inoltre diverse correnti ottocentesche: genere troubadour, scuola lionese, Gustave Doré, una forte presenza di opere d'arte astratta contemplati va, in armonia con il genius loci, ma anche mobili rinascimentali e di Bresse, nonché una ricca collezione di maioliche di Meillonnas.