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Conventi agostiniani Tedeschi: Mindelheim

Il collegio gesuita subentrato al convento agostiniano a Mindelheim

Il collegio gesuita subentrato al convento agostiniano a Mindelheim

 

 

IL CONVENTO DI MINDELHEIM

 

 

 

Il monastero agostiniano di Mindelheim sorgeva nella diocesi di Augsburg e portava il titolo de L'Annunciazione. Il monastero fu fondato nel 1263 grazie ad una filiazione dal monastero guglielmita di Bedernau.

Nel 1526 il monastero divenne autonomo mentre nel 1618 fu riutilizzato come collegio gesuita.

 

Dopo la Grande Unione i Guglielmiti confluirono nell'Ordine agostiniano. Il Vescovo Hartmann da Augsburg nel 1262 prese il monastero di Bedernau sotto la sua custodia e gli concesso il diritto di predicare e di confessare. Per meglio adempiere ai loro compiti pastorali i monaci fondarono un monastero nella vicina Mindelheim. Il terreno intorno alla cosiddetta Schnäbelinstor dove sorse il nuovo convento era un feudo imperiale. L'11 maggio 1264 il vescovo di Augsburg lo consacrò dedicandolo all'Annunciazione di Maria. Un incendio devastante ha distrutto nel 1286 gli edifici del monastero. I Cavalieri di Mindelberg sostennero la sua ricostruzione e si impegnarono a fornire generosi contributi finanziari. Nella chiesa eressero le loro tombe e inoltre donarono un altare per il culto. Nel 1288 i monaci ricevettero i Diritti parrocchiali di Mindelau. Nel 1399 in seguito a una decisione del Priore di Monaco Mindelheim per alcuni anni fu trasformato in un convento di suore. Nel corso del XIV secolo il monastero incrementò sensibilmente il suo patrimonio terriero. Fra i benefattori dei monaci Agostiniani di Mindelheim troviamo il duca Leopoldo d'Austria e molti nobili, mentre Cardinali e Vescovi concessero numerose indulgenze.

Un monaco di una certa importanza uscito da questo monastero è stato Hermann Eurab di Mindelheim che fu professore di teologia e successivamente Vescovo ausiliare di Praga. La crisi generale nella vita monastica nel XV secolo colpì anche gli agostiniani di Mindelheim. Nel 1472 il monastero fu posto sotto la stretta sorveglianza del Priore Generale e il Vicario generale nominò priore il monaco Paul Weigl. Nel 1489 il vescovo Ulrich di Trento chiese di avviare una riforma del monastero e nel 1503 intervenne il vicario generale. Per riformare il monastero Staupitz mise a capo dei monaci il suo confidente Nicholas Besler (1517-1519). Il vice priore Johannes Mathei (1511-1517 e 1520-1522) riuscì a mantenere gli Studi Umanistici e soprattutto ampliò la dotazione della biblioteca, i cui volumi vennero donati da Georg Ritter Frundsberg, figlio di Ulrich von Frundsberg, capitano della Lega Sveva durante la Guerra dei contadini. Tuttavia dopo i proclami luterani a Wittenberg i monaci del convento lasciarono l'Ordine. Gli insegnamenti di Martin Lutero si erano, diffusi anche nel monastero di Mindelheimer. Con l'uscita di quasi tutti i monaci il monastero fu abbandonato nel 1526. I signori di Frundsberg, che ne avevano il patronato, assunsero il Amministrazione del Patrimonio del convento e lo assegnarono ai sacerdoti diocesani. Nel 1585 fallì il tentativo di far rivivere il convento su richiesta del duca Guglielmo V. Anche gli sforzi successivi non furono coronati da successo. Nel 1618 il duca di Baviera Massimiliano I conferirono la struttura ai gesuiti che lo hanno completamente ricostruito o rinnovato.