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La chiesa e il complesso agostiniano
CONVENTO AGOSTINIANO A L'AQUILA
Il convento della città de L'Aquila fu fondato nella seconda metà del Duecento all'interno delle mura della città. Di questo convento e della presenza agostiniana abbiamo varie notizie che sono riportate in alcuni brani di diversi autori, fra cui Herrera, Torelli e recentemente Trinchieri, che qui citiamo:
ROMOLO TRINCHIERI, L'Ordine di Sant'Agostino nell'Abruzzo e il B. Andrea da Montereale, Montereale (L'Aquila) 6 febbraio 1941, pp. 124-125:
Dal convento agostiniano sito sul colle omonimo di S. Onofrio, presso l'attuale villaggio di S. Giacomo, in territorio di Collebrincioni, non distante e a nord della città, i Padri Eremitani umili nei primi mesi del 1282 vennero ad abitare entro le mura dell'Aquila. Al tempo di re Carlo I d'Angiò, il Vescovo Nicolò Sinizzo (1267-1294), autorizzava gli Eremitani di Sant'Agostino ad edificare nell'Aquila una chiesa e un convento sotto il titolo del loro Santo. Il convento sorse in terreno donato dal Re e, vuole la tradizione, che prima vi dimorassero i Benedettini. La prima pietra veniva benedetta dal medesimo Vescovo aquilano Sinizzo il 21 marzo 1282.
Nel 1287 il convento fu sotto la giurisdizione della Provincia di Valle di Spoleto. Dopo essere stato prescelto nel 1400 come sede di un Capitolo Generale dell'Ordine, aumentò di importanza quando ad esso fu riunito nel 1454 il Priorato di S. Onofrio. Nei terribili terremoti del 1461 e del 1462 chiesa e convento subirono sensibili danni. Nel 1472 il convento passò a far parte della Congregazione Perugina e vi rimase fino al 18 gennaio 1770, quando si creò la Provincia Aquilana. La relazione del 1650 descrive un convento assai capace: con 56 camere e un grandioso chiostro. Nel 1662 il pittore aquilano Francesco Antonio Setta decorò il chiostro. Fu abbellito grazie alle elargizioni del vescovo agostiniano Giuseppe Eusanio dell'Aquila. Al tempo di papa Innocenzo XI divenne sede del noviziato e nel 1769 anche sede del rinomato Studio di Scienze sacre. Nel 1806 i frati furono sloggiati dal convento, che fu occupato dal Regio Commissario, e trasferiti al convento di Collemaggio, già dei Celestini che erano stati soppressi. Vi rimasero fino al 1809, quando furono soppressi anche loro. Intervenuta nel 1815 la restaurazione, furono ripristinati gli Ordini religiosi. Girolamo Manieri, eletto vescovo dell'Aquila nel 1818, come uno dei suoi primi atti, richiamò in città gli Agostiniani, assegnando loro il convento e la chiesa cistercense di S. Bernardo. Ciò fu in seguito sanzionato dal governo con decreto 4 aprile 1823.
Ma, soppresso nuovamente l'Ordine nel 1866, gli Agostiniani lasciarono quel convento. Dopo che nel 1809 il convento di S. Agostino divenne sede della Provincia, nel 1860 divenne sede della Prefettura. L'Archivio e la Biblioteca andarono dispersi. Quanto all'Archivio, vi si conservava l'Atto di fondazione del Convento (1282), quello dell'aggregazione della chiesa di S. Tussio di Bagno (1295), i documenti che riguardavano i monasteri di S. Onofrio di Collebrincioni, di S. Nicola di Tempera e di S. Andrea di Bagno nell'Aquila, ecc. La chiesa di S. Agostino, eretta nel 1282, fu distrutta dal terremoto del 1703 (cfr. A. SIGNORINI, La Diocesi di Aquila descritta ed illustrata, Aquila 1868, I, pp. 284-289, ove si tratta dell'origine delle chiese e dei conventi di S. Agostino e di S. Bernardo). Distrutta l'antica chiesa di stile romanico-gotico, risorse la nuova in stile barocco per opera dell'Architetto Ferdinando Fuga. Dopo la soppressione del 1809, nel 1927 vi fu trasferita provvisoriamente la sede della Cattedrale vescovile, che si stava restaurando. Nel 1942 fu riaperta dai Minori Francescani.
THOMAS HERRERA, Alphabetum Augustinianum, I, Madrid 1644
Aquilanum, S. Augustini, Provinciae Vallis Spoleti. Eius Ecclesia incaepta fuit, benedicto, missoque primo lapide a Vener. Patre et Domino N. Episcopo Aquilano die 21 Martij anno 1282. Extat in Archivo Conventus instrumentum originale in membrana, et apud me authenticum Domini Pauli Gualterij de Aquila, Apostolici notarij signo et subscriptione roboratum. Fit eius mentio in Registris, et alijs instrumentis, anno 1400, 1455 et 1470. In eo celebrata Comitia Generalia anno 1400, post Bartholomaei de Venetijs Generalis obitum. Durat in tabulario Conventus Cassiani Bulla Bonifacij IX, data Romae 9 kal. Iunij, anno 2 Pontificatus, ad Patres in hac Synodo congregatos, quae incipit: Illam, quam hactenus ad Ordinem vestrum.
In ea Pontifex devotis Patrum ad Capitulum convenientium orationibus se commendat, eosque hortatur, ut ad memoriam revocantes, qualis, quantusve vir fuerit quondam Bartholomaeus de Venetijs, Generalis Prior, talem concorditer eligere studeant, qui non solum utilis Ordini, sed et Orbi sit. Concluditque in haec verba, quae ad Augustiniani nominis gloriam subijcere libuit: Demum cautos vos reddimus, ut circa vestrae Religionis statum sollicitudine debita vigiletis, ne (quod absit) in vestra gloria, quae velut inaestimabilis altitudinis firmamentum, multiplici siderum luce coruscans, universalem Ecclesiam multis illustravit temporibus, valeat macula reperiri. Hanc domum illustrarunt Valentinus de Aquila anno 1392, Summi Pontificis Poenitentiarius; Iacobus de Aquila anno 1470, totius Ordinis Generalis; et B. Antonius de Aquila anno 1482 ad coelos translatus.
LUIGI TORELLI, Secoli Agostiniani, tomo V, anno 1282, nn. 26-27:
Fu dato parimente in quest'anno principio, allo scrivere dall'eruditissimo Errera nel primo Tomo del suo Alfabeto (vedi sopra), alla fabbrica della Chiesa del nostro Convento di S. Agostino della Città dell'Aquila, la di cui prima Pietra, dopo essere stata con le solite cerimonie benedetta dal Vescovo di quella Nobilissima Patria, fu poi anche solennemente gettata nelli Fondamenti dal medesimo Vescovo a 21 del mese di marzo di quest'anno presente del 1282. Non dice però se prima vi fosse ivi Monistero, e se questa fosse la prima Fondatione; peroché il dire, che fu in quest'anno gettata la prima pietra della fabbrica della nuova Chiesa, non toglie il campo di giudicare, che prima, o ivi, o in altro luogo dentro, o fuori havessero dimorato per qualche tempo li nostri Padri, ma come non vi è luce più chiara, così non potiamo arrischiarci a discorrere di vantaggio, per non togliere ad indovinare: Errera nel tomo primo dell'Alfabeto, Panfilo, et altri. Solo qui posso aggiungere, che questo Monistero ha sempre in ogni secolo havuti Religiosi illustri, tanto nella Santità, quanto nella Dottrina, et in altre rare qualità; fra quali li più cospicui e chiari sono stati il B. Antonio della nobilissima Casa Turriani di Milano, il quale però, per longhissimo domicilio fatto da esso in questo Convento, communemente viene chiamato dall'Aquila; morì pieno di meriti grandi l'anno 1482. L'altro fu il Reverendissimo Padre Maestro Giacomo dall'Aquila, il quale essendo Procuratore Generale, fu altresì per i suoi molti meriti promosso al Generalato l'Anno 1470.
Et hoggidì vive per la Dio gratia, l'Illustriss. e Reverendiss. Monsig. F. Gioseffo Eusani, pure Aquilano il quale, doppo essere stato Reggente di varj Studj principali della Religione, e poi eletto ancora l'anno 1667, dal Concilio Generale, in sua assenza, Procuratore Generale di tutto l'Ordine, fu poi eletto altresì in fine dalla santa memoria di Clemente IX, Sagrista di Sua Santità, e Vescovo d'Eleonopoli; e dalla Santità parimente di Clemente X, non solo confirmato nell'ufficio di Sagrista, ma di vantaggio promosso al Vescovato più utile ed honorevole di Porfirio; et hoggidì serve puranche nell'istesso Ufficio Innocenzo XI, hora Regnante. A questo gran Prelato poi si confessa in sommo grado obbligatissima tutta la Religione Agostiniana, per haver egli impetrati et ottenuti dalla S. Sede, e dalla somma benignità del Gran Pontefice Clemente X sopramentovato, favori così grandi, beneficj così singolari e gratie così segnalate, che stetti quasi per dire, che dai tempi felici del suo gran Fondatore S. Agostino, non ne ha ricevuti di simil sorte da qualsivoglia altro Soggetto, per grande, che sia stato, laonde dovrebbe ogni Monistero ergere in honore di questo gran Prelato, tanto di tutto l'Ordine benemerito, una statua in segno della dovuta gratitudine. Nei suoi tempi e nei suoi luoghi scriveremo, così di questi, come anco d'altri Soggetti di questa Casa più diffusamente. Fu anche celebrato in questo nobile Convento il Capitolo Generale l'anno di Christo 1440, in cui fu eletto Generale, in luogo del defonto Bartolomeo da Venetia, Maestro Nicola Saracini da Cassia.