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CONVENTI agostinianI: Sulmona

Rosone medioevale

Rosone medioevale

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO A SULMONA

 

 

 

Il Convento agostiniano fu fondato in questa città nel 1262. Purtroppo il suo intero archivio andò perso in seguito alla soppressione del 1809. Fortunatamente alcune pergamene furono riparate nell'Archivio della Cattedrale e altre in quello della Curia Vescovile.

Delle vicende di questo insediamento agostiniano abbiamo notizia in alcuni passi dei Secoli Agostiniani di uno dei più famosi storici agostiniani, Luigi Torelli (che si rifà a sua volta a testimonianze di Herrera). Altre notizie sono riprese da storici locali quali Ignazio di Pietro e Romolo Trinchieri, di cui riportiamo i lavori relativi al convento.

 

LUIGI TORELLI, Secoli Agostiniani, tomo V, anno 1282, nn. 28-29:

Riconosce altresì da quest'anno il suo principio il Convento di Sulmona, Città situata nella Provincia dell'Abruzzo; e ciò non d'altronde apparisce, fuori che da una Pietra antica, che stà sull'orlo del Pozzo di detto Convento, nella quale vi sono intagliate alcune parole, che dichiarano essere stato quel Monistero edificato in quest'anno del 1282. Chi poi ne fosse il Fondatore, chi aiutasse e promovesse detta Fondatione, con altre circostanze, non v'è chi ne scriva pure una sola parola; solo si sa di certo che prima del 1358 era membro della Provincia di Puglia; poscia essendosi divisa quella Provincia, rimase sotto quella d'Abruzzo, e poi finalmente divenne della Congregatione di Perugia; le quali cose, più chiaramente ne' suoi proprj luoghi e tempi, spiegaremo; solo ci resta di aggiungere, che anticamente chiamavasi di S. Martino, ma poscia forse con l'occasione di rifabricare la Chiesa, lasciato il vecchio titolo, prese quello del nostro Padre S. Agostino: Errera nel Tomo 2. Ha partoriti questo Convento anch'egli alcuni Religiosi degni di memoria, ma il più illustre et il più insigne fu il Vener. Servo di Dio Fr. Benedetto da Sulmona, che fu nipote della Beata Gemma pure da Sulmona, la quale, dopo essere stata Monaca Agostiniana, passò poi alla Religione Francescana.

Questo Servo di Dio poi, mentre stava di stanza in Foligno, hebbe ordine da Dio di passare in Perugia, per ivi fondare un nuovo Monistero di sua Agostiniana Religione; il che havendo tostamente fatto, mentre stava ivi preparandosi all'opera comandatali da Dio, gli apparve la Beata Vergine, e li disse in che luogo dovea fare la Fondatione del nuovo Convento, con insegnarli ancora la forma et il disegno di quello; il che poi prontamente eseguì con la facoltà di papa Martino V, come nei suoi proprj luoghi e tempi ampiamente, a Dio piacendo, riferiremo con tutte le circostanze, che concorsero a cotesta Celeste Fondatione del detto Convento, che poi si chiamò di Santa Novella, e fu membro della Congregatione Perugina fino all'anno 1643, nel quale, per cagione delle Guerre, fattine sortire i Religiosi, vi furono introdotte alcune Monache, che stavano fuori della Città passando li Padri ad habitare, per all'hora, per modo di provisione, vicino alla Chiesa di S. Bevignate; di donde partirono, e passarono ad habitare nel Monistero di S. Matteo in Merulana di Roma, per concessione del Reverendiss. Padre Maestro Paolo Luchini da Pesaro Generale. Credesi, che morisse il detto Servo di Dio intorno a gli anni di Christo 1440.

 

IGNAZIO DI PIETRO, Memorie storiche della città di Sulmona, Napoli 1804:

Intorno il 1262 il Magistrato Sulmonese fondò il convento dei Religiosi Eremitani. Avevano essi una Cappella sotto il titolo di S. Martino. Il re Carlo d'Angiò, affinché potessero edificare un tempio dedicato a S. Agostino, donò al convento un gran suolo vicino all'abbandonato borgo di S. Panfilo, come dal real diploma 20 dicembre 1229, che si conserva nell'Archivio del Convento. Quivi dunque venne fabbricata la Chiesa ed ampliato il convento, che tuttora esiste.

 

ROMOLO TRINCHIERI, L'Ordine di Sant'Agostino nell'Abruzzo e il B. Andrea da Montereale, Montereale (L'Aquila) 6 febbraio 1941, pp. 152-153:

Del convento e della chiesa non rimane che la facciata contigua al Palazzo Capograssi, dove è ora la piazza Garibaldi, ora facciata della chiesa di San Filippo. Tale chiesa si trova di fronte a destra di chi dal corso Ovidio scende alla detta piazza Garibaldi, cioè in fondo alla stessa. Il portale, costruito nel 1315, ecc.