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CONVENTI agostinianI: Montescaglioso

Chiesa e campanile della chiesa di sant'Agostino a Montescaglioso

Chiesa e campanile della chiesa di sant'Agostino a Montescaglioso

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO A MONTESCAGLIOSO

 

 

 

La comunità monastica agostiniana potrebbe essersi insediata a Montescaglioso poco prima del 1440. In alcuni atti notarili si scopre infatti l'esistenza di una contrada "S. Augustini“. Il monastero di Montescaglioso è ritenuto uno dei più antichi dell'intera Basilicata. La sua costruzione potrebbe risalire alla seconda metà del Trecento. Sostenuto da un cospicuo patrimonio di terre coltivabili, abitazioni, cantine e botteghe, la comunità, non superò mai le dodici unità. I frati di sant'Agostino accoglievano i figli della borghesia nello “studium“ del monastero per ricevere una prima educazione. Il vasto complesso è disposto lungo il versante occidentale del perimetro cittadino fortificato. Il chiostro occupa la parte centrale del monastero, che è addossato alla chiesa e si alza su tre livelli, uno seminterrato e due fuori terra. Al piano superiore erano collocate le camere dello "Studium" e la biblioteca. Al piano terra erano collocati il refettorio, la cucina con un grande camino ed i depositi. Nel piano interrato si sviluppavano le grandi cantine dotate di vasche per la lavorazione delle uve e di cisterne per l'acqua. Nel refettorio è conservato un grande affresco datato 1595 che raffigura sant'Agostino.

La navata unica della chiesa è conclusa da un grande coro quadrangolare.

APPROFONDIMENTO

Sui lati dell'aula, si aprono una serie di archivolti nei quali sono collocati gli altari laterali. Numerose sono le opere d'arte qui conservate fra cui una tela di scuola fiamminga raffigurante san Giovanni Battista datata al 1493, una serie di statue lignee e un notevole coro ligneo. Tra il chiostro e la chiesa si alza il campanile cuspidato. La comunità agostiniana venne soppressa con l'occupazione napoleonica, riaperta intorno al 1823 e nuovamente soppressa con l'Unità d'Italia. Per alcuni anni, dopo la soppressione della comunità, la chiesa, in attesa del completamento dei lavori di ricostruzione della Matrice, ospiterà la parrocchia dei SS. Pietro e Paolo. Attualmente la chiesa è officiata dalla confraternita dell'Addolorata fondata verso la fine del Settecento.