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Il chiostro del monastero agostiniano di Cosenza
CONVENTO AGOSTINIANO DI COSENZA
La presenza degli agostiniani a Cosenza risale al 1426. Fu solo nel 1507 che eressero una chiesa dedicata al santo patrono Agostino. Nel 1640 il complesso fu devastato da un incendio tanto da rendersi necessaria una ricostruzione che modificò l'aspetto originario. La soppressione della struttura monastica fu decretata nel periodo napoleonico e i Borboni, la adibirono a carcere. Qui vennero imprigionati, fino al giorno della loro fucilazione, i patrioti al seguito dei fratelli Bandiera. Un'ampia gradinata introduce al fronte della chiesa caratterizzato da un bel portale ad ogiva, arricchito con capitelli di derivazione cistercense.
La fascia esterna dell'arco conserva decorazioni a palmette mentre la fascia interna mostra decorazioni a bassorilievo che richiamano motivi floreali. Tra queste due fasce è inciso il nome dell'autore, un certo Francesco De Vuono da Panettieri. All'interno dell'edificio è conservata una magnifica statua in marmo che raffigura la cosiddetta Madonna della febbre, realizzata verso il 1577 da uno scultore della scuola del Montorsoli. Al centro della struttura troviamo la Madonna col Bambino e ai suoi piedi un ragazzo inginocchiato. Alla sua sinistra si può distinguere una chiesa ed un monaco; a destra si intravede un vescovo col baculo in mano, poi delle mura merlate e le porte di una città. Dalla navata della chiesa si accedeva ad un bel chiostro e al convento degli Agostiniani, Quest'ultima struttura è stata riutilizzata ed oggi ospita il Museo dei Brettii e degli Enotri.