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CONVENTI agostinianI: Vibo Valentia

Rosone medioevale

Rosone medioevale

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI VIBO VALENTIA

 

 

 

Ai piedi del Castello della città si trova l'ex convento di Sant'Agostino, oggi adibito a carcere giudiziario. la sua presenza in città testimonia l'antica importanza del borgo. Erede dell'antica Hipponion, autorevole colonia della Magna Grecia, Vibo nel 192 divenne Municipio Romano con il nome di Valentia.

Già fiorente negli ultimi tempi della Repubblica, conservò la sua importanza anche in epoca Imperiale e con i Bizantini divenne luogo di importanza strategica per il controllo di tutta la Calabria. Assalita dai Saraceni, fu interamente ricostruita dai Normanni e il nome Monteleone fu dato da Matteo Marco Fava nel 1240.

Divenne feudo dei Caracciolo, quindi dei Brancaccio e nel XVI secolo passò ai Pignatelli. I Pignatelli favorirono il sorgere di Accademie, di una stamperia di libri, di una fonderia di campane, di filande di seta che producevano coperte e drappi pregiati: ancora oggi esistono strade intitolate ai vecchi mestieri (Via dei Chitarrari, Via Forgiari).

Nel Museo dell'Arte Sacra sono custodite diverse espressioni dell'arte religiosa di quei secoli fra cui sculture provenienti dal Ciborio della Certosa di Serra San Bruno, opera del Fanzago: fra questi oltre a Putti Alati, Angeli, si conservano alcuni santi fra cui Agostino, San Bruno, Santo Stefano e Santo Vescovo.