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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Monasteri > Italia > SalernoCONVENTI agostinianI: Salerno
Interno della chiesa
CONVENTO DI S. AGOSTINO A SALERNO
Il convento con l'annessa chiesa fu costruito nella prima metà del Trecento dagli eremitani di sant'Agostino. La costruzione fu possibile per l'intervento del Capitolo della cattedrale che donò ai monaci gli appezzamenti aggregati alla chiesa di Sant'Angelo ad Mare. Fu il vescovo Giovanni de Ruggiero assieme ai canonici del Capitolo metropolitano a concretizzare la donazione con lo scopo di rendere abitabile terreni che si trovavano all'esterno delle mura della città.
Gli agostiniani accanto al convento ebbero una chiesa dove conservarono l'effigie della cosiddetta Madonna di Costantinopoli, una tavola rinvenuta sulla spiaggia durante un naufragio di una imbarcazione che quasi sicuramente giungeva dall'Oriente.
L'attività del convento fu fiorente, specialmente dal punto di vista economico grazie alla vicinanza con Solofra, dove esisteva un altro insediamento agostiniano. Per porre fine ad evidenti abusi nel settembre del 1600 il vicario generale apostolico degli agostiniani proibì al priore e ai frati di usare il chiostro come mercato per i commercianti di Solofra, che, in occasione delle fiere di maggio e settembre, vendevano le loro pelli accanto alla cappella di Santa Maria di Costantinopoli. In età napoleonica il convento fu soppresso, come tanti altri, con decreto del 3 luglio 1809 e la chiesa fu affidata al parroco di San Gregorio.
L'anno seguente fu ammessa a usare lo stesso luogo di culto la confraternita di Santa Maria della Consolazione, che fin dal 1670 aveva usufruito di una propria sede all'interno del chiostro conventuale. L'edificio che un tempo fu il convento viene trasformato e adattato alle nuove esigenze dello Stato e diventa sede dalla Intendenza del Principato Citeriore. I lavori sono avviati nel 1811-1812 e comporteranno interventi anche sulla struttura della chiesa.