CONVENTO DI S. NICOLA A CERVO LIGURE

 

 

 

Cervo Ligure, a differenza degli altri paesi della Riviera di ponente che si adagiano sul mare nelle brevi pianure che si stendono da un promontorio all'altro, si arrampica dal mare su uno sperone di monte e si ammassa stretto stretto intorno all'alto campanile ed alla grandiosa chiesa parrocchiale, per grandezza e sontuosità degna di una capitale.

Non è un paese ignoto nella storia ligure-agostiniana, sia per aver ospitato per due secoli una Comunità agostiniana, sia per essere stato la patria di un agostiniano illustre, Padre Tommaso Agostino Rolandi, morto in concetto di santità l'anno 1694, il giorno di Pasqua, a Pegli, autore dei Cento sospiri del cuore verso Dio, opera di puro sapore agostiniano, tanto simile ai cento sonetti su Dio del poeta ligure-agostiniano P. Cotta.

Fu nel Seicento che il comune di Cervo cedette in uso agli Agostiniani l'antica parrocchiale posta su di un poggio ad occidente del paese, e col cospicuo lascito di una signora del luogo i Frati edificarono il convento accanto alla chiesa. Con la soppressione napoleonica dovettero sloggiare per non ritornarvi mai più. Il convento abbandonato e trascurato andò in rovina e non vi rimase che qualche avanzo di muro che ora serve da recinto.