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CONVENTI agostinianI: BERNATE

Canonica agostiniana a Bernate

Canonica agostiniana a Bernate

 

 

CANONICA DI S. AGOSTINO A BERNATE

 

 

 

Alle origini del complesso storico-architettonico di Bernate sta la Canonica, le cui origini datano alla bolla papale del 1186 con la quale Urbano III Crivelli autorizzava i canonici Agostiniani di Crescenzago a stabilirsi in questo complesso.

La Canonica, cresciuta e trasformatasi nei secoli, ha nel Palazzo Visconti la sua parte residenziale. Il Palazzo Visconti, di origine quattrocentesca, è un elegante edificio di grandi dimensioni, con una struttura adatta a soddisfare esigenze sia di carattere difensivo sia residenziale. Mostra evidenti in facciata, sotto il loggiato al piano nobile, le tracce di precedenti fasi costruttive.

Su determinazione papale, l'abbazia restò direttamente legata alla sede apostolica romana conservando la sua autonomia dalle Pievi di Dairago, di Corbetta e dall'autorità dellArcivescovo di Milano. Nel 1498 fu assegnata in commenda ad Antonio Stanga, che provvide al rifacimento della costruzione. Nel 1511 la canonica fu data alla congregazione dei Canonici Lateranensi. Nel 1772 l'abbazia venne soppressa. La chiesa parrocchiale di San Giorgio ha uno stile seicentesco ed incorpora nella facciata i resti di una struttura più antica. Il campanile è in stile tardo-gotico con bifore ed archetti decorativi. L'ambiente più interessante è costituito dalla Cripta colonnata di epoca duecentesca: qui venivano accolti i fedeli per i battesimi e venivano custodite le più preziose reliquie. L'area soprastante la Cripta, con le cordonature a crociera e la sacrestia testimoniano nello stile l'impronta trecentesca dell'abbazia. Di alto valore artistico è l'altorilievo del trecento posto nel presbiterio, opera di un maestro campionese che alcuni identificano in Bonino da Campione. In essa sono raffigurati: la Vergine col Bambino al centro; alla sua sinistra san Giacomo in abito da pellegrino; alla destra della Vergine la figura inginocchiata di un monaco che l'iscrizione dichiara essere Dominus Lambertus (Lamberto Crivelli). Sopra la testa di Lamberto pone la mano, in atto di protezione, san Giorgio.