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CONVENTI agostiniani: Genesio

Il giardino, il campanile, la chiesa e il convento ottocenteschi

Il giardino, il campanile, la chiesa e il convento ottocenteschi

 

 

ISTRUZIONI PER L'ESECUZIONE DEL DECRETO DI SOPPRESSIONE

1771

 

 

 

Indicazioni per il delegato che eseguirà la soppressione del convento dei padri Agostiniani.

 

 

 

ISTRUZIONE PER IL REV. DO SUDDELEGATO DELLA CURIA ARCIVESCOVILE DI MILANO ALLA SOPPRESSIONE DEL CONVENTO DI S. GENESIO DE' PP. AGOSTINIANI DELLA CONGREGAZIONE DI LOMBARDIA

 

Ricevuto che avrà il Rev. do Suddelegato la lettera di delegazione e Decreto di soppressione che li verrà presentato dal Sig. Giuseppe Croce destinato dalla Curia Arcivescovile ad agire di concerto col Sig. Cancelliere del Regio Economato, si porterà unitamente al medèsimo al suddetto convento, e chiamato il Padre Priore, o quell' altro Religioso secondo gli ordini ivi rimasto, gli notificherà il Decreto di soppressione e la commissione avuta di eseguirlo.

Ordinerà in seguito che si facciano in presenza sua e del P. Priore, o altro Religioso, gli Inventari ne' modi e colle cautele che verranno suggerite dal mentovato Sig. Croce.

Il primo inventario sarà della suppellettile profana, cioè Mobili. Generi, Denaro, Semoventi.

Nel secondo inventario si descriverà la suppellettile sacra di sacrestia e Chiesa.

Nel terzo inventario i Beni Stabili, quali saranno descritti colla loro denominazione, perticato e coerenze, spiegando distintamente se sono affittati, ed a chi, colla quantità della Pensione [= canone d'affitto], oppure se si lavorano a mano [= in economia].

Comprenderà altresì i livelli attivi e passivi quando ve ne siano, le scorte de' Massari, li Debiti del Convento e li nomi de' Debitori, il tutto distintamente ed in Classi separate.

Finalmente si farà anche il quarto inventario, quale sarà di tutte le scritture, distinguendo quelle che appartengono a Legati di Messe, annuali, se ve ne sono, da quelli che riguardano l'Economia del Convento.

Formati che siano detti inventari, pregherà il Religioso istante a volerli sottoscrivere ed in appresso li sottoscriverà lui stesso.

Consegnerà in seguito li suddetti inventari al Regio Subeconomo da inserirsi nell'lstromento di possesso, che il medesimo prenderà in nome del Regio Economato, ritenendone però copia presso di sé per l'effetto che si dirà abbasso.

Prima però che dal Regio Subeconomo si prenda il possesso del vacante come sopra, passerà alla profanazione della Chiesa, giusta il prescritto nel Decreto di soppressione. Le cerimonie da praticarsi in questa occasione saranno:

PRIMO di fare trasportare le Sacre Reliquie, se ve ne sono, dopo averle prima riconosciute colle loro autentiche, in qualche Chiesa, o Oratorio da destinarsi dal Sig. Preposto e Vicario Foraneo.

SECONDO di fare evacuare li Sepolcri, trasportando le ossa de' Defunti, se ve ne sono, nel Sepolcro, o Cimitero di qualche Chiesa o Oratorio vicino.

TERZO si porterà il Delegato avanti a ciascuno degli Altari e dopo breve segreta orazione, reciterà l'Orazione del Santo a cui l'altare è dedicato, poi lo farà tutto scoprire e leverà la Lapide Sacra e quando nella Messa dell'Altare vi fossero delle Reliquie de' Santi, ordinerà che si trasportino nel modo come sopra.

QUARTO se la Chiesa è consacrata, comanderà che si scrosti in qualche parte il muro, e se è solamente benedetta, basterà che in qualche parte si rompa il pavimento.

Tutto ciò eseguito, e supponendosi già partito il Religioso, si prenderà dal Regio Subeconomo il possesso del vacante e si esporranno le cedole per l'asta de' mobili ed immobili.

Fra' mobili da vèndersi, permetterà che si allienino ancora la Ancone, se sono di prezzo, li quadri, li sedili, le balaustre e le campane della Chiesa. Il restante della suppellèttile sacra lo distribuirà il Sig. Preposto Vicario Foraneo alle Chiese bisognose della Pieve, contemplando specialmente la Chiesa Parrocchiale di Giovenzana. All'asta assisterà personalmente lo stesso Signor Suddelegato, ed invigilerà perché il tutto si faccia con legalità ed esattezza.

Finalmente adempito quanto sopra si compiacerà di stendere la relazione di tutto il suo operato, quale unitamente alle copie degli Inventari, Tabella de' Legati, descrizione degli Altari e della Chiesa, copie delle iscrizioni che forse si trovassero in Chiesa, o nel Convento, scolpite in marmo, o altrimenti, trasmetterà alle mani del Delegato, da ritenersi a perpetua memoria negli atti della Curia Arcivescovile ».

 

 

[tratto da L'Eremo di S. Genesio in Brianza, di Silvio Pedretti, Oggiono 1963, 35-37]