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CONVENTI agostinianI: Viadana

Chiesa e chiostro agostiniani di Viadana

Chiesa e chiostro agostiniani di Viadana

 

 

CONVENTO DI S. AGOSTINO A VIADANA

 

 

 

Nel 1444 i cittadini di Viadana decisero di erigere una chiesa e un convento in onore di S. Nicola, che due anni più tardi fu proclamato patrono della città. I lavori, affidati all'architetto Francesco Granelli, terminarono verso il 1448.

La devozione a San Nicola continuò a crescere anche a seguito di fatti prodigiosi, come quando nel 1494 i fedeli attribuirono al santo la liberazione dalle acque che minacciavano l'abitato e si fermarono quando il Padre Alfonso distese un mantello con i panini benedetti. Nel 1523 il marchese di Mantova, Federico Gonzaga, assediato a Pavia, chiese ed ottenne una guarigione da un mal d'urina e mantenne il voto di offrire ogni anno agli agostiniani 100 ducatoni. Nel 1711 un altro miracolo: una bambina cade in un pozzo e viene salvata facendole ingoiare alcuni panini benedetti.

Nel 1612 il priore Padre Aureliano da Viadana operò restauri e trasformazioni, aggiungendovi alcune cappelle laterali. Il convento era importante, costruito per poter ospitare una trentina di frati che, a turno, e a seconda del loro incarico, dovevano officiare e presenziare alle solennità nella chiesa di san Nicola. L'altare del titolare era privilegiato solo quando vi celebravano i Padri agostiniani. Altre indulgenze si potevano ottenere andando ogni giorno in preghiera di fronte ai sette altari della chiesa, che equivaleva, per privilegio concesso dalla Curia Romana, alla visita delle sette basiliche romane.

Tra le ricorrenze osservate nella chiesa ricordiamo quelle relative a S. Nicola: il 20 giugno si cantava il responsorio di S. Nicola davanti al suo altare in ricordo dalla bambina Barbara Agazzi, salvata dal santo; alla presenza dei fedeli e della famiglia miracolata si intonava il Te Deum. Il 9 settembre si celebravano i Vespri solenni.

Il 10 settembre, nei pressi del convento, aveva inizio la fiera che durava tre giorni. In chiesa Messa cantata, vespro in musica e benedizione con l'insigne reliquia del sangue uscito da un braccio di san Nicola.

 

 

Bibliografia: Inventario dei luoghi minori di culto del Viadanese, Luigi Cavatorta, Viadana 2001